Il presidente dell'Associazione Acquedotti Ticinesi: «È eccellente e monitorata costantemente». Ma in futuro abituiamoci a carenze di acqua
BELLINZONA - In occasione della giornata mondiale dell’acqua, il comitato dell'Associazione Acquedotti Ticinesi ha previsto uno stand itinerante venerdì 22 marzo presso la Scuola Cantonale di Commercio e il Centro Professionale Tecnico a Bellinzona, con la campagna “conosci la tua acqua”, un interessante momento di sensibilizzazione e d’incontro con i giovani, che potranno testare e confrontare sul posto l’acqua di falda, sorgente e di superficie.
Di acqua e dello stato di salute di quella che arriva nelle case dei ticinesi ne abbiamo parlato con l'Ing. Maurizio Barro, il presidente di AAT (Associazione Acquedotti Ticinesi).
Secondo l'Ufficio federale dell'ambiente l'80% dell'acqua potabile in Svizzera proviene dal sottosuolo, ma la sua qualità è sempre più messa a dura prova da pesticidi e contaminanti vari. Eppure sentiamo parlare di acqua eccellente. Come si spiega?
Premessa: come in Svizzera, anche in Ticino la nostra acqua potabile deriva per un 40% da sorgente, 40% da falda e un 20% da acqua superficiale, quindi laghi o fiumi. Detto questo, non bisogna nascondersi dietro un dito, perché tutta l'acqua in generale è sotto pressione, come tutto l'ambiente. Per quanto riguarda il Canton Ticino si può affermare che l’acqua potabile rimane di qualità eccellente fatta qualche eccezione locale a seguito di inquinamenti puntuali. Situazioni particolari comunque monitorate e gestite dalle locali aziende distributrici in collaborazione e con la supervisione del laboratorio cantonale. In generale l'acqua è eccellente ed è monitorata costantemente, quindi non c'è nessun pericolo.
Però i pesticidi penetrano nel terreno e raggiungono le falde...
Faccio un discorso più ampio: continuare a inquinare o immettere nell'ambiente sostanze nocive ha come conseguenza che, prima o poi, queste ci vengono restituite in qualche forma. Un uso importante di pesticidi o fungicidi nei campi ubicati sopra le falde captate possono, con il tempo, creare qualche problema. L’importante per noi è continuare a monitorare la situazione ed avere una buona interconnessione tra le fonti permettendoci di agire velocemente qualora si verificassero problemi di questo genere. Rispettivamente è importante anche continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione. D’altro canto, purtroppo, anche le acque in bottiglie di plastica hanno i loro problemi, come quello legato alla presenza di microplastiche che, diversi recenti studi, quantificano con una presenza maggiore rispetto a quella del rubinetto.
Ingegnere, parliamo delle garanzie che vengono date sull'eccellenza dell'acqua. Lei mi parlava di campionamenti. Le faccio notare che nel 2023 il Laboratorio cantonale raccolse 823 campioni di acqua: 24 di questi risultarono contaminati da Escherichiacoli e Enterococchi. Dal momento della rilevazione a quello della disposizione di non potabilità passa sicuramente del tempo: come fa dunque a essere garantita al 100% la qualità eccellente di un'acqua, come nel caso che le ho sottoposto. Qualcuno in quel lasso di tempo si sarà bevuto sicuramente un'acqua poco adatta al consumo umano, non crede?
In questo caso parliamo di problemi batteriologici causati principalmente da forti precipitazioni che fan si che l’acqua meteorica venga in contatto con l’acqua sorgiva. Situazioni del genere sono sempre meno frequenti perché negli ultimi quindici-venti anni sono stati introdotti, in quasi tutti gli acquedotti, degli impianti di potabilizzazione preventiva quali possono essere gli impianti ultravioletti. Quando facciamo le analisi di per sé, come dice giustamente lei, potrebbe già essere tardi. Le aziende fanno le analisi per avere la sicurezza che quanto hanno fatto è conforme ai processi di qualità che hanno dovuto implementare. Le aziende distributrici sottostanno al regime di autocontrollo determinato dalla legge sulle derrate alimentari e hanno un manuale di autocontrollo che verifica i processi di produzione dell'acqua. Quindi dalla fonte al contatore.
Ma resta quel lasso di tempo cui facevo riferimento prima...
Noi facciamo l'analisi per verificare che il nostro processo è adeguato. A volte può succedere che c'è qualcosa che nella macchina di distribuzione non funziona, che può essere un guasto all'impianto ultravioletto o magari una rottura di una condotta o quant'altro, quindi delle situazioni particolari che possono causare degli inquinamenti. In quel caso viene emanato l'avviso di non potabilità, anche perché non possiamo - come avviene per altre derrate alimentari - ritirare il prodotto. Occorre fortunatamente rilevare come questi casi siano sempre più rari grazie per l’appunto ai notevoli investimenti eseguiti nel settore negli ultimi anni. Tant’è vero che è proprio il laboratorio cantonale, che è il nostro organo di controllo, a dichiarare che l’acqua potabile in Ticino è di eccellente qualità.
Le risulta a livello ticinese ancora la presenza nell'acqua che beviamo di un erbicida come l'atrazina, che è vietato da anni?
No, non sono a conoscenza di eventuale presenza di atrazina.
Un'ultima questione: sentiamo parlare spesso di esaurimento delle risorse idriche. Quali scenari si possono prefigurare alle nostre latitudini?
Quello che ci dicono gli studi attuali è che a livello svizzero, mediamente, le precipitazioni dovrebbero mantenersi. Quindi il quantitativo annuale dovrebbe rimanere tale, ma verrà ridistribuito in maniera un po' diversa rispetto al passato. Ci saranno dei periodi di siccità più lunghi, come capitato nel 2022-2023 e invece dei periodi di precipitazioni più intense. Questi due aspetti fanno sì che la redistribuzione, non sarà più equilibrata, potranno così esserci dei periodi, in determinate zone, di carenza di acqua.