Saranno otto i bus articolati che verranno messi in circolazione sulla Linea 5 (Viganello-Lugano-Manno) nella seconda metà del 2025.
LUGANO - Il futuro è oggi. E Lugano, con TPL, è ormai pronta alla transizione energetica. Con l'ultimo pezzo del puzzle, necessario al proseguimento del progetto di elettrificazione della Linea 5, che ha finalmente trovato il suo incastro dopo la luce verde da parte del Dipartimento del Territorio (DT) per l’acquisto di 8 autobus articolati elettrici.
«Una prima» - I nuovi automezzi articolati, lunghi diciotto metri, viaggeranno sulla tratta Viganello-Lugano-Manno a partire dalla metà del 2025. «Si tratterà di una vera e propria prima a livello cantonale. Questo progetto - ha precisato il presidente di TPL Filippo Lombardi - permetterà all’azienda di entrare nel futuro della mobilità sostenibile. Quale azienda di trasporto pubblico abbiamo il compito di contribuire a migliorare la mobilità cittadina con azioni concrete volte, in primis, a mettere in strada mezzi sempre meno inquinanti. E il progetto di elettrificazione della Linea 5 va chiaramente in questa direzione. Con l'obiettivo in futuro di convertire l'intera flotta».
Prima tappa - L’elettrificazione della Linea 5 è infatti una prima importante tappa del grande cambiamento a cui l’azienda si sta preparando da quasi dieci anni. Dal 2015 ad oggi sono stati infatti condotti studi di vario tipo, da valutazioni topografiche ad altre relative ai costi e alle performance energetiche e ambientali della flotta attuale dell’azienda. Un gruppo di lavoro – composto da TPL, Città di Lugano, Aziende Industriali di Lugano (AIL) – si è occupato di determinare quale tecnologia tra diesel, idrogeno, ibrido ed elettrico fosse la soluzione più appropriata per i bus TPL, per la Città e per il servizio reso alla popolazione. Un lavoro di squadra, questo, che ha identificato l’elettrico come vettore propulsivo. La fase di test, durata tre giorni, ha confermato la validità della scelta testando i mezzi in condizioni di piena operatività.
Perché proprio la linea 5? - La decisione di elettrificare per prima la Linea 5 è frutto di un’attenta ponderazione di fattori e attori. «È stata una scelta peculiare che sottolinea la precisa volontà di TPL di fare la differenza: la Linea 5, infatti, è, tra tutte, una delle più impegnative e tra quelle maggiormente utilizzate», precisa il Direttore di TPL Roberto Ferroni. Si tratta pure di una delle linee più lunghe (16.4 chilometri andata e ritorno) e ogni autobus percorre quindi giornalmente quasi 300 chilometri, confrontandosi con punti particolarmente impegnativi e con un dislivello di 117 metri. «Con 2,2 milioni di utenti all’anno, è la seconda linea dopo la 3 a trasportare il maggior numero di passeggeri». E sarà proprio quest'ultima - come precisato oggi in conferenza stampa - a venire "elettrificata".
Due stazioni di ricarica - Trecento chilometri e oltre 19 ore di servizio che i veicoli saranno in grado di operare autonomamente in elettrico grazie a due stazioni di ricarica che verranno realizzate su due fermate del tragitto: una all’Uovo di Manno, l’altra alla Cappella due Mani. «Una sfida tutt’altro che banale e una vera e propria innovazione a livello cantonale».
I vantaggi - Una linea di bus completamente elettrica costituisce un passo avanti in termini di contenimento dell’impatto dell’attività dei mezzi sull’ambiente circostante, senza compromessi sul versante della qualità del servizio all’utenza. I vantaggi si riassumono in una totale assenza di emissioni di CO2 e di polveri sottili in area urbana, in una forte riduzione dell’inquinamento acustico grazie alla silenziosità del motore elettrico e, non da ultimo, in una diminuzione delle vibrazioni interne al veicolo, che apporta più confort ai passeggeri e una migliore qualità di lavoro per il personale di guida.
Impegno Comune - Per la realizzazione del progetto è stata determinante la volontà e il sostegno finanziario della Città di Lugano, l’appoggio dei Comuni toccati dalla linea interessata (Cadempino, Lamone, Manno, Massagno, Savosa e Vezia), i cui consigli comunali hanno infatti approvato all’unanimità sia l’idea che il finanziamento, oltre che il contributo accordato dal Cantone.
«Un impegno comune - conclude TPL - che va dunque a sostegno di una visione condivisa, ossia di promuovere il trasporto pubblico come mezzo preferito per gli spostamenti urbani e interurbani, limitando l’utilizzo del mezzo privato, affinché il nostro territorio possa risultare più vivibile».