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NANTE (AIROLO)E così i "mostri" forse finiranno sotto terra

22.03.24 - 18:48
Berna blocca tutto: boschi salvi per ora, niente pali ad altissima tensione. Swissgrid deve trovare una soluzione alternativa entro il 2025.
Foto di Davide Giordano
E così i "mostri" forse finiranno sotto terra
Berna blocca tutto: boschi salvi per ora, niente pali ad altissima tensione. Swissgrid deve trovare una soluzione alternativa entro il 2025.

NANTE (AIROLO) - «Sì. Sono emozionata. Sembra proprio che i nostri boschi siano salvi. Almeno per ora». Nina Ponti, segretaria dell'associazione "Basta Tralicci sulle nostre montagne", è felice. L'Ufficio federale dell'energia ha deciso di sospendere la procedura di approvazione per una linea elettrica che, con la posa di diversi pali ad altissima tensione, avrebbe rischiato di deturpare i boschi della zona di Nante e Segna (Airolo).

Un consenso cresciuto di mese in mese – La questione va avanti dal 2020. Da quando cioè Swissgrid, società nazionale di rete, ha sottoposto a Berna la domanda di costruzione per l'importante progetto. È a quel punto che parte della popolazione si è rivoltata. Fino a fondare un'associazione che, almeno inizialmente, faceva tenerezza e il cui grido sembrava destinato a cadere nel vuoto. Nel frattempo però il consenso popolare è cresciuto. Così come la determinazione dei membri di "Basta tralicci".

Soluzione più costosa, ma eco sostenibile – Tio.ch a gennaio aveva raccontato la preoccupazione dei residenti della zona di Nante che oltre ad avere raccolto delle firme chiedevano l'intercessione delle autorità federali. In particolare proponendo l'interramento della nuova linea elettrica. Una soluzione più costosa ma più eco sostenibile, secondo l'associazione di cui Nina Ponti è segretaria.

Lo stop di Berna – Diverse le riunioni sull'asse Ticino-Berna che si sono svolte negli scorsi mesi. In un documento firmato dall'Ufficio federale dell'energia ora si dà tempo a Swissgrid fino al 15 gennaio 2025 per, tra le altre cose, studiare una variante in cavo che sfrutti il potenziale di raggruppamento con la copertura dell'autostrada tra Airolo e Stalvedro. In sostanza quelli che da molti ad Airolo e dintorni vengono descritti come "mostri" dovrebbero essere interrati.

«Abbiamo fatto sentire la nostra voce» – Ponti non riesce a crederci: «Abbiamo fatto sentire la nostra voce. E il giovane Municipio di Airolo ci ha sempre appoggiati. Siamo convinti che si possa davvero trovare una soluzione che vada bene a tutti. Anche alla stessa Swissgrid».

«Il tempo ora gioca a nostro favore» – «Non si tratta ancora di una decisione definitiva – puntualizza Luca Bolzani, presidente di "Basta Tralicci" –. Non possiamo ancora cantare vittoria. Però questo è un passo veramente importante. Se non altro abbiamo guadagnato alcuni anni. E il tempo che passa ora gioca a nostro favore. Infatti la tecnica migliora sempre di più e nel frattempo cresce ulteriormente la sensibilità ambientale, come dimostrano ad esempio i più recenti progetti della stessa Swissgrid in Valle Bedretto. Berna tra l'altro ha chiesto espressamente a Swissgrid di valutare la variante in cavo fino a Stalvedro. È esattamente ciò che desideravamo noi. Ecco perché sono molto fiducioso».


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