Cercano potenziali donatori per nobili cause. Ma chi sono queste persone? Lo spiega Bernhard Bircher, portavoce di Corris e Lazoona.
Li chiamano dialogatori. Il loro mestiere consiste nel raccogliere fondi per varie associazioni umanitarie. Solitamente eravamo abituati a incontrarli per strada. Da qualche tempo invece suonano anche al campanello delle case. E ad Airolo addirittura il Municipio ha messo in guardia la popolazione sul fenomeno. «Eppure – spiega Bernhard Bircher, portavoce di Corris AG e Lazoona AG, le due principali aziende svizzere del settore – ci sono anche tante storie positive. I dialogatori porta a porta sono spesso invitati a entrare per una tazza di caffè o di tè da persone amichevoli e interessate».
Quanti sono i vostri lavoratori a sud delle Alpi?
«Circa 25 per Corris; portano avanti campagne informative e di raccolta fondi in luoghi pubblici e privati. Una decina per Lazoona; si occupano delle campagne porta a porta. A livello nazionale Corris impiega circa 1'300 persone. Lazoona circa 500. Stiamo parlando di importanti datori di lavoro».
Per quali cause raccolgono fondi?
«Per progetti di organizzazioni di pubblica utilità quali ad esempio Amnesty International, Greenpeace, Helvetas, Pro Infirmis, Pro Juventute, Swissaid, WWF... Si lavora per una causa alla volta. Le nostre campagne Face-to-Face raccolgono molti donatori, l'80% dei quali effettua donazioni ricorrenti. Le donazioni vanno sempre al 100% direttamente ai nostri committenti, che sono esclusivamente organizzazioni di pubblica utilità».
È vero che in Ticino i vostri collaboratori sono soprattutto frontalieri?
«Sì, Corris e Lazoona impiegano molti frontalieri in Ticino. Così come i settori della ristorazione e della sanità, ad esempio».
Si viene pagati a provvigione?
«No, non paghiamo a provvigione. Lazoona paga un salario base fisso di 210 franchi al giorno per i dialogatori porta a porta. Corris paga un salario base fisso di 200 franchi al giorno per chi lavora agli stand informativi. In entrambe le aziende, il salario fisso comprende il pagamento delle vacanze, pari a cinque settimane all'anno. Inoltre, tutti i dialogatori ricevono 15 franchi al giorno per le spese di vitto. Ed entrambe le aziende premiano le prestazioni e la fedeltà».
Diversi vostri collaboratori però si sentirebbero stressati. Perché se non piazzano contratti…
«Innanzitutto non si tratta di contratti, ma di promesse di donazione. Ed è importante precisare che nel caso in cui le prestazioni sono inferiori alla media i dialogatori ricevono comunque lo stipendio fisso previsto dal contratto. Corris e Lazoona si aspettano un rendimento adeguato in modo che l'assunzione a lungo termine sia vantaggiosa per tutti. Questo vale anche per qualsiasi altro lavoro».
In media quante promesse di donazione raccoglie un vostro consulente giornalmente?
«In Ticino, una persona raggiunge in media dalle tre alle cinque promesse di donazione al giorno. È anche possibile, raggiungere un numero significativamente maggiore di promesse di donazione in un solo giorno. Quello del dialogatore è un lavoro impegnativo, non adatto a tutti. Tuttavia ci sono molti dialogatori di successo».
Tanta gente risponde di no alle proposte di donazione. È dura incassare tanti rifiuti…
«Ci sono anche tanti sì. Le statistiche ZEWO indicano che il volume delle donazioni in Svizzera è salito alla cifra record di 2,5 miliardi di franchi nel 2022. In Ticino, le entrate da donazioni sono stabili da anni e sono addirittura aumentate fino a raggiungere un valore mediano di 350 franchi per economia domestica. Le maggiori sfide di un dialogatore sono la mancanza di tempo e il disinteresse delle persone».
Torniamo al tema del porta a porta. Non è un po’ esagerato invadere così la privacy dei potenziali utenti?
«I nostri collaboratori devono rispettare un "no" in ogni momento. Entrare nei locali privati senza il consenso dei residenti sarebbe una chiara violazione del nostro regolamento e anche una violazione della privacy. Tra l’altro tutti i Comuni e le autorità di polizia competenti vengono avvisati con largo anticipo di tutte le campagne informative e di raccolta fondi porta a porta».