La risposta all'interrogazione presentata da Marco Ferrazzini
CHIASSO - Il caso della sostituzione del pianista Romanovsky che si sarebbe dovuto esibire nel gennaio del 2023 al Cinema Teatro di Chiasso aveva fatto parecchio discutere. Il consigliere Marco Ferrazzini aveva presentato un'interrogazione cui il Muncipio ha dato oggi risposta, sottolineando gli sforzi fatti per evitare la sostituzione del pianista (residente a Chiasso) reo forse per alcuni di avere tenuto «insieme a un violinista russo una piccola esibizione a Mariupol, davanti al teatro della città, come noto bombardato il 16 marzo del 2022 e ove perirono diverse centinaia di Ucraini» ricorda nella risposta all'interrogazione il Municipio.
«A nulla è valsa l'accorata difesa della direzione del Cinema Teatro di Chiasso - scrive il Municipio - nei confronti di Romanovsky, pianista di chiara fama, residente a Chiasso e ivi conosciuto da anni, reputato decisamente contrario a ogni forma di violenza, guerra o sopraffazione». Lo stesso Romanovsky «aveva sentito come un dovere quello di portare attraverso la musica un messaggio di pace e riappacificazione in quei luoghi devastati dalla guerra e dalla sofferenza».
Come è noto, «la direzione dell'Orchestra della Svizzera italiana - scrive il Municipio - ha comunicato al mattino di giovedì 26 gennaio 2023 alla direzione del Cinema Teatro di Chiasso che non avrebbe interpretato il concerto n.5 assieme al pianista Romanovsky, programmato per la stessa serata».
Alla fine il concerto per pianoforte e orchestra denominato "Imperatore" è stato eseguito dal Maestro Louis Lortie. «In virtù dell'esperienza e di una consolidata rete di contatti ad alto livello nel mondo teatrale-musicale, si è riusciti a garantire la disponibilità di un interprete di fama internazionale» si legge in un passaggio della risposta.