Dopo la richiesta dell'Udc di accedere ai documenti sulla gestione da parte del municipale Cerutti, la risposta del Municipio
MENDRISIO - Lo scorso 15 marzo, la sezione UDC ha inviato una richiesta formale di accesso ai documenti raccolti durante le verifiche sulla gestione AIM da parte del municipale Massimo Cerutti, invocando trasparenza sul "caso" che ha portato all’esonero dalla guida del dicastero di quest'ultimo. «Le verifiche del gruppo di lavoro e il successivo accesso agli atti da parte della Commissione della gestione, risalgono alla prima metà del 2023», segnala ora l'Esecutivo della Città. «Si ritiene quindi che la sezione UDC avrebbe avuto tutto il tempo necessario per inoltrare l’istanza LIT senza attendere la scadenza della legislatura e muoversi a ridosso delle elezioni comunali», sottolinea il Municipio respingendo al mittente le «risibili accuse di non voler fare chiarezza prima del rinnovo delle cariche comunali». «Anche perché - si sottolinea - la chiarezza è stata fatta nel 2023».
Dal giorno della richiesta formale inoltrata dall’UDC, l’Amministrazione comunale afferma di essersi messa «immediatamente in moto per dare seguito alle procedure previste dalla LIT. Una procedura complessa, specialmente quando entrano in gioco diversi attori. Vale pertanto la pena - al solo scopo di fare chiarezza - puntare i riflettori sullo svolgimento della procedura e le relative tempistiche».
Secondo L'Esecutivo, la comunicazione dell’UDC non tiene conto dei tempi imposti dalla Legge sull’informazione e la trasparenza (LIT). «La richiesta degli atti da parte dell’UDC, pervenuta alla cancelleria comunale in data di venerdì 15 marzo 2024, considerato almeno un giorno per recuperare i numerosi documenti e le coordinate dei terzi da consultare (invio delle lettere per osservazioni di terzi in data 18 marzo, con termine di 10 giorni che sarebbe decorso dal 20 marzo, giorno successivo alla notifica) e tenuto conto di almeno 2 giorni per il recapito delle lettere, non avrebbe potuto essere evasa prima del 16 aprile 2024, nell’ipotesi più ottimistica (giorno successivo alla crescita in giudicato dell’ipotetica presa di posizione). Ai 25 giorni sono inoltre da aggiungere 15 giorni delle ferie giudiziarie, che prolungano della medesima durata la procedura». «In nessun modo - quindi - sarebbe dunque stato possibile dare accesso agli atti richiesto prima del 14 aprile, tanto meno entro il 4 aprile».