A preoccupare è soprattutto l'incremento del numero dei furti e la scena della droga.
LUGANO - «Lugano resta la città svizzera con il minor numero di reati. Nonostante ciò, ci sono degli indicatori che mostrano un peggioramento della situazione. Lugano è ad ogni modo una città che rimane sicura e che vuole rimanere tale».
Sono queste le parole con cui Karen Valenzano Rossi, Capo Dicastero Sicurezza e Spazi urbani, riassume il 2023 della Polizia Città di Lugano. Un riscontro poi confermato nel corso della conferenza stampa, tenutasi mercoledì mattina nella sede cittadina di via Beltramina, dal comandante Roberto Torrente. «Dal punto di vista operativo - ha detto - è stato un anno normale. Abbiamo avuto delle situazioni particolari legate a strascichi dell’autogestione e dovute al flusso migratorio. Di conseguenza, sono state implementate alcune misure per rispondere a queste necessità».
In aumento i furti - Stando ai dati diffusi dalla Polizia nel 2023 in città sono stati registrati 35,7 reati ogni mille abitanti. Molti meno rispetto a Berna (92,7 ogni 1000 abitanti), e a Basilea (102,8 ogni 1000 abitanti), ad esempio. Tuttavia, la statistica mostra che rispetto al 2022 c’è stato un incremento di 8,6 reati per mille abitanti. «Secondo i numeri, stiamo tornando ai livelli del 2015», ha aggiunto il comandante.
Peggiorano in modo particolare i furti. «Il 70% sono reati contro il patrimonio, di cui la metà rappresentati da furti. Un peggioramento che si riscontra anche a livello svizzero e cantonale». In aumento anche quelli con scasso, nei veicoli e di biciclette.
Truffe - Per quanto riguarda la questione delle truffe, a danni di anziani, legate alla cibersicurezza e al mondo delle criptovalute, a Lugano si registra una controtendenza rispetto all'andamento nazionale. Nel 2023, mentre a livello svizzero ne sono stati registrati 3,3 ogni mille abitanti, a Lugano ne sono stati riscontrati 0,6 ogni mille abitanti, in calo rispetto all’anno precedente, quando ne erano stati contati 2,0 sempre ogni mille abitanti.
Migliorano i numeri anche concernenti i reati violenti: si è assistito a una diminuzione di 1,4 reati ogni mille abitanti, portando il totale a 5,4 (ogni mille abitanti).
Incidenti stradali - D’altro canto, «per il secondo anno consecutivo, a Lugano gli incidenti stradali sono aumentati, sia quelli con danni alla persona, sia quelli con solo danni materiali». «Questi numeri - commenta il comandante Torrente - devono indurci a potenziare le misure preventive, in modo da creare finalmente una tendenza contraria. Quest’anno abbiamo incrementato i controlli della circolazione del 77% rispetto al 2022». Sottolinea inoltre che nel territorio di Lugano non sono stati registrati decessi a seguito di incidenti stradali, e che le cause principali sono attribuibili a disattenzione, alcol e velocità. «Intensificare i controlli significa dunque ridurre le possibilità di rischio».
Violenza domestica - Da questo punto di vista, «Lugano sta facendo molto». Complessivamente, a Lugano gli interventi in materia di violenza domestica sono stati 191 nel 2023, in calo del 6% rispetto al 2022, di cui 31 sono reati d’ufficio. Nella Regione III - che raggruppa le zone Lugano, Ceresio Nord (Massagno), Ceresio Sud (Paradiso e Collina d’Oro), Torre di Redde (Capriasca), Vedeggio (Lamone), Malcantone Est (Agno) e Malcantone Ovest (Caslano) - sono stati 410, in aumento del 6%. Qui i reati d’ufficio sono diminuiti del 18,5%, passando da 86 nel 2022 a 70.
Droga - Nel corso del 2023, le inchieste di polizia, svolte in collaborazione con il servizio antidroga della Polizia cantonale, hanno portato al fermo di 149 persone, di cui 14 sono state arrestate e 235 (di cui 18 minorenni), sono state denunciate per reati contro la Legge Federale sugli stupefacenti. Dai dati diffusi emerge in modo particolare che sul mercato luganese, l'eroina e la cocaina «sono tornate protagoniste, a causa della significativa diminuzione dei prezzi». E per quanto concerne il crack, alla stregua di quanto riferito nei giorni scorsi dalla Polizia cantonale, non si assiste a un reale incremento.
«Ne abbiamo sequestrati solo 3,5 grammi. Non è dunque un nostro problema, almeno apparentemente». «Ciò che preoccupa di più è invece il consumo di sciroppi a base di codeina abbinati a bevande dolci. Sono soprattutto i minorenni che vengono fermati». Si riscontra poi una scena della droga sempre più aperta: «Le persone non hanno più problemi a farsi vedere mentre consumano sostanze davanti ad altri».
Il problema del consumo degli stupefacenti è reale e per questo «è stata avviata una discussione con la Socialità». Al vaglio, spiega Valenzano Rossi, «le misure adottate da altre città svizzere per contrastare il fenomeno».