Il processo vede imputato anche il marito. Venerdì la sentenza.
LUGANO - Il presunto giro illegale di prostituzione venne scoperto nel dicembre del 2022 quando una donna cinese di 43 anni, residente nel Luganese venne fermata e accusata di usura, impiego di stranieri sprovvisti di permesso e promovimento della prostituzione.
Oggi, mercoledì 10 aprile, nel processo a suo carico e contro il marito italiano sono arrivare le richieste di pena. Secondo quanto riportato dalla RSI sono stati chiesti due anni sospesi e l’espulsione dalla Svizzera per la principale imputata cinese, 11 mesi e l’espulsione per il marito italiano.
Il caso era emerso dopo un raid di polizia nel dicembre del 2022 e la testimonianza della prostituta trovata in un appartamento aveva permesso di fermare l’intero giro.
In base alla ricostruzione sarebbe stata la donna cinese a gestire l’arrivo delle escort dalla Cina, a trovare i luoghi dove esercitare e a pubblicare annunci sui siti specializzati, trattenendo per sè metà del guadagno. L'uomo invece avrebbe scritto recensioni positive fasulle sulle ragazze.
I difensori hanno chiesto il proscioglimento. La sentenza è attesa per venerdì mattina.