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BALERNAMuore un mito: l'uomo che in acqua normalizzava la disabilità

15.04.24 - 13:01
La barca a vela aveva fatto rinascere Stefano Garganigo dopo un grave incidente. Il 52enne è spirato domenica in seguito a un cancro.
Stefano Garganigo
Muore un mito: l'uomo che in acqua normalizzava la disabilità
La barca a vela aveva fatto rinascere Stefano Garganigo dopo un grave incidente. Il 52enne è spirato domenica in seguito a un cancro.

BALERNA - Un cancro ai polmoni se lo è portato via. Stefano Garganigo, l'uomo senza gambe che normalizzava la disabilità, si è spento all'età di soli 52 anni nella mattinata di domenica in una stanza dell'Ospedale Italiano di Lugano. A confermarlo a tio.ch è la sorella Alessandra. «Pensate che Stefano, pur sapendo di essere malato terminale, era così dedito alla sua missione e a chi lo sosteneva che voleva ancora andare a mettere gli adesivi degli sponsor alla sua barca e fare un ultimo giro sul lago».

Orgoglio – Un sogno che purtroppo è rimasto nel cassetto. Ma gli sponsor di certo non saranno arrabbiati con l'atleta di Balerna per questa "mancanza". Anzi. Nel ricordarlo c'è solo orgoglio. «La barca a vela – sottolinea Alessandra – è stata la salvezza di Stefano. E attraverso le sue regate internazionali ha fatto capire che certi traguardi sono raggiungibili da chiunque».

L'incidente – Stefano aveva perso le gambe a 26 anni, dopo essere stato travolto da un treno alla stazione di Lugano. «Che destino: era tornato da Londra, dove viveva e faceva il creativo pubblicitario, per partecipare al carnevale di Tesserete. E quella sera aveva lasciato a casa l'auto. Finita la serata si era reso conto che stava salendo sul treno sbagliato e scendendo dal vagone è scivolato sui binari».

Il buio e la rinascita – Una botta alla testa. Lo svenimento. E un altro convoglio che sopraggiunge. Non riuscendo a frenare. La vita di Stefano cambia in quell'istante. «Ci ha messo tanto a riprendersi fisicamente – sospira la sorella –. Non sono mancati i momenti bui. Con lo sport Stefano è rinato. La vela era più di una passione. Gareggiava con una piccola chiglia, una barchetta in cui si usavano soprattutto le braccia e che annullava le differenze. Stefano ne era un grande promotore. Era riuscito ad andare oltre ogni ostacolo».

Il nuovo progetto – Nel 2021 con due protesi nuove di zecca aveva lanciato un nuovo progetto. Percorrere il Ticino a piedi, in più tappe. Diverse persone si erano offerte di ospitarlo per una o più notti durante questa sua nuova avventura. «Purtroppo, a causa della malattia, non è mai riuscito a concretizzare questa sfida».

Problemi respiratori – Già perché a un certo punto Stefano ha iniziato ad avere problemi respiratori. «Gli allenamenti per lui si facevano sempre più pesanti. Finché circa un anno fa è arrivata la diagnosi. Stefano ha lottato molto. Non ha mai perso le speranze. La sua associazione ora chiuderà e noi devolveremo i soldi in cassa ad altre cause simili a quella che Stefano portava avanti».

L'addio – Il funerale di Stefano Garganigo si svolgerà mercoledì pomeriggio alle 14 nella sala delle cerimonie accanto al crematorio di Chiasso. «Sarà un funerale laico. Proietteremo le fotografie che lo rappresentavano. Sulla barca. Con tutta la sua grinta. Stefano va ricordato così», conclude la sorella.

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COMMENTI
 

Slides83 6 mesi fa su tio
Condoglianze alla famiglia.. bell’esempio da seguire

blitz65 6 mesi fa su tio
vola sui venti

brasil 6 mesi fa su tio
Sincere condoglianze alla sorella e a tutt j i parenti, che bella persona peccato non averlo conosciuto. Riposa in pace

chivas 6 mesi fa su tio
riposa in pace, GRANDE
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