Elezioni comunali: già nella giornata di venerdì sarebbe stato distrutto del materiale per mano di un dipendente. E ora?
ASCONA - Non sarebbe solo una scheda elettorale a essere finita nel tritacarta ad Ascona "dietro le quinte" delle elezioni comunali dello scorso weekend. Secondo fonti di tio.ch, già nella giornata di venerdì una decina di altre schede avrebbero fatto la stessa fine. Il caso dunque si allarga. Alle 17 di oggi, giovedì 18 aprile, è prevista la cerimonia d'insediamento del nuovo Municipio. Con quale clima?
Il peso – Si parla di schede che pesano. Eccome. Perché per una manciata di voti il nuovo Municipio ha preso una certa conformazione, anziché un'altra: quattro seggi al PLR, due al Centro e uno al Gruppo Rosso Verde. Il Centro con una sola scheda di voto a favore in più avrebbe avuto diritto a un seggio supplementare. La questione è ora oggetto di due ricorsi al Tribunale cantonale amministrativo.
«Tritiamo?» – Almeno tre delegati avrebbero ammesso di avere visto diverse schede finire nel tritacarta. Schede in particolare blu. Quelle per il Municipio. «Schede tritate anche con una certa velocità da parte di un dipendente del Comune che ha un ruolo di responsabilità – spiega a tio.ch una persona presente sul posto –. Un dipendente comunale non ha potere decisionale in una votazione. Diceva che mancavano delle firme sulle carte di legittimazione ad esempio. Poi chiedeva: "Tritiamo? Tutti d'accordo? E in fretta la metteva nel tritacarta. Tutto mi sembrava strano».
«Saltato un passaggio fondamentale» – Un atteggiamento piuttosto particolare visto che la procedura ufficiale indica altro. «Lasciamo perdere le schede palesemente sbagliate che magari riguardavano la penultima votazione su un tema nazionale – riprende il nostro testimone –. Non mi riferisco ovviamente a quelle. Mi riferisco a schede in cui il cittadino ha comunque espresso un voto. In queste circostanze se c'è qualcosa di non chiaro, si mette a verbale e tutto finisce al Cantone. Ci sono persone apposite che analizzando schede e foglio di legittimazione cercano di interpretare al massimo cosa volesse esprimere l'elettore. Questo passaggio è stato completamente saltato».