Al Mercato coperto di Giubiasco la kermesse con 110 partecipanti. Ecco chi ha vinto.
BELLINZONA - Alla fine, dai “voti” che i giurati hanno dato a ogni singola pizza per l'impasto, la cottura, gli ingredienti e il profumo, è Habi Lahouari, titolare di Pizza Oran a Barbengo a essersi portato a casa la quarta edizione della Coppa svizzera della pizza svoltasi questo lunedì a Giubiasco. A competere con lui, Mallardo Castrese di Acqua e Farina a Lugano che ha vinto il primo posto nelle categorie “Pizza Stg” e “Pizza Contemporanea” e il secondo posto nella “Pizza Classica”.
Quarta edizione della Coppa svizzera della pizza, dove a concorrere - come in molti sarebbero (a torto) indotti a pensare - non sono solo i "pizzaioli", ma anche le "pizzaiole", come ci ricorda Marta De Luca, una delle tre concorrenti donna del concorso Galbani.
«Credo che ogni lavoro sia degno sia a livello maschile che femminile - afferma - poi la cucina è donna, quindi credo sia giusto che anche le donne si mettano in gioco con la pizzeria».
Una prima ticinese, la kermesse andata in scena al Mercato coperto di Giubiasco, con 110 partecipanti. «Siamo partiti con venti iscritti» ha detto Nadia Mazzucchi, marketing manager Food Service, ricordando la partecipazione alla prima edizione. Ma da dove provengono i pizzaioli in gara? «Da tutto il mondo - spiega - ma abbiamo anche i rappresentanti di Svizzera, Austria e Liechtenstein».
I pizzaioli e le pizzaiole in gara si sono cimentati nelle tre specialità: "STG" (la tipica pizza napoletana garantita di diametro non superiore ai 35cm, con il "cornicione" rialzato e la parte centrale farcita), la classica e la contemporanea. Fra i forni e i tavoli di lavoro del campionato anche Claudio Vicanò, il campione del mondo di "pizza classica" che spiega alcuni accorgimenti tecnici fondamentali per la riuscita di una buona pizza, che fanno parte anche del disciplinare da rispettare in questa competizione.
«Lo "schiaffo" è una tecnica importantissima per la STG - rivela - poi pomodoro "San Marzano" schiacciato a mano, basilico messo sotto la mozzarella per non farlo bruciare, un fior di latte. Le pizze che vanno per la maggiore sono la STG e la "contemporanea"».
La sfilata di pizze è passata al vaglio di giurati come Matteo Duma: i criteri di giudizio hanno riguardato «l'impasto, la cottura, gli ingredienti, il profumo». Giurati sì ma con un approccio benevolo. «Ci divertiamo - dice - e cerchiamo appunto anche con i ragazzi di non essere troppo severi».
Oltre a Lahouari e Castrese, sono altri i ticinesi fattisi valere tra i partecipanti provenienti da tutta la Svizzera. Come Cristian Bonnici della pizzeria Vulcano di Bellinzona e Salvatore Romano di Diametro 31 a Lugano: a pari merito, si sono classificati secondi nella categoria "Pizza contemporanea". Dopo di loro, al terzo posto nella stessa categoria, Luca Leoni del Torchio di Muralto.