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CANTONECreò un buco plurimilionario: 30 creditori lo attendono al varco

25.04.24 - 08:38
Dopo 9 anni il 48enne bellinzonese, arrestato nel 2015 in seguito a numerose operazioni immobiliari, è convocato al Ministero Pubblico.
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Creò un buco plurimilionario: 30 creditori lo attendono al varco
Dopo 9 anni il 48enne bellinzonese, arrestato nel 2015 in seguito a numerose operazioni immobiliari, è convocato al Ministero Pubblico.
L'uomo venne scarcerato in attesa di giudizio. Ora il processo sembra più vicino. Tante le accuse nei suoi confronti.

LUGANO - Appropriazione indebita, truffa, amministrazione infedele, bancarotta fraudolenta e frode nel pignoramento, diminuzione dell'attivo in danno dei creditori, cattiva gestione, falsità in documenti, falsità in certificati, riciclaggio di denaro e infrazione alla legge federale sulle armi. È la lista infinita di accuse contro un architetto bellinzonese, classe 1976, che dovrà comparire mercoledì 31 luglio presso gli Uffici del Ministero pubblico in Via Pretorio a Lugano. 

Il buco – Il procuratore pubblico Daniele Galliano riprende in mano dunque l'incarto di un personaggio molto discusso e che aveva fatto scorrere fiumi d'inchiostro. Un uomo che aveva creato un buco plurimilionario in seguito a numerose operazioni immobiliari.

L'arresto – Venne arrestato nel gennaio del 2015 per poi trascorrere complessivamente sei mesi di carcere in regime di sconto anticipato della pena. In seguito venne scarcerato in attesa di processo. A un certo punto dichiarò fallimento personale. Un atto, quest'ultimo, che non ha fatto passare la rabbia ai suoi oltre 30 creditori. 

Una vicenda infinita – L'imputato si è sempre dichiarato innocente. Il processo? In nove anni non si è mai concretizzato. Ma come mai la vicenda si è dilungata tanto a livello temporale? Va specificato che gli incarti sono parecchio complessi da analizzare. Così come risulta complessa la ricostruzione dei fatti da parte degli specialisti. 

Da una mano all'altra – A questo però si è aggiunto un altro problema: il dossier si è arenato nei cassetti della Magistratura anche in seguito a più passaggi di consegna. All'epoca dell'arresto la questione era nelle mani del procuratore Andrea Minesso. L'incarto, dopo le sue dimissioni, è passato alla procuratrice Veronica Lipari. Ora la palla finisce nel campo di Galliano.   

Oltre dieci avvocati in attesa – Intanto sono oltre una decina gli accusatori privati, rappresentanti di diversi cittadini o aziende, a essere in attesa che si smuovano le acque. Il caso in via indiretta è collegato a un processo che si terrà a giugno di quest'anno, vale a dire il dibattimento sul caso Cambria e Adria Costruzioni. 

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