Autosili da incubo. «Ma intanto le corse singole dei mezzi pubblici continuano a costare troppo», sostiene la municipale Valenzano Rossi.
LUGANO - Quarantadue franchi. È quanto si paga all'autosilo Balestra per una sosta di dodici ore. Al Motta, altro autosilo pubblico, le cose non vanno molto meglio. Per non parlare degli autosili privati e dei posteggi che spariscono uno dopo l'altro. A Lugano le auto sono sempre più malviste. Indirettamente bandite.
Stessa musica ovunque – Al Balestra incontriamo Jenny. Guarda il tariffario. «Parcheggiare qui ti costa un rene e un polmone. I prezzi sono sinceramente molto alti», dice. Non cambia la musica al Motta. «Per oggi è andata bene – afferma un signore –. Ma mi capita di pagare anche 20 franchi».
«Niente soste prolungate» – «Gli autosili – ricorda la municipale Karin Valenzano Rossi, capo Dicastero sicurezza e spazi urbani – non sono pensati per soste prolungate. Lo abbiamo ribadito più volte».
Una scelta quasi forzata – Ma chi si reca nel cuore di Lugano in auto e deve posteggiare, all'autosilo ci finisce quasi per forza. «Perché gli accordi sul finanziamento da parte di Confederazione e Cantone per la galleria Vedeggio-Cassarate prevedevano una riduzione dei posteggi in giro per la Città», replica la municipale.
Il dito nella piaga – L'alternativa del mezzo pubblico? La signora Silva, che viene da Breganzona, mette il dito nella piaga. «Oggi sono scesa in centro eccezionalmente in auto. E ho posteggiato nell'autosilo. Ti dicono di prendere i mezzi pubblici. Ma il bus è caro. I prezzi sono aumentati. La singola corsa per me costa 2 franchi e 60. Considerando anche il ritorno sono 5 franchi e 20».
«Bus conveniente per chi ha un abbonamento, ma per gli altri...» – «Il vero tema – sostiene Valenzano Rossi – sarebbe quello di fare entrare le persone in Città col trasporto pubblico. Le corse singole oggi sono ancora troppo care. Il mezzo pubblico conviene a chi ha un abbonamento generale. Va fatta una riflessione su questo, anche con la comunità tariffale».
C'è chi la prende con filosofia – E intanto che si attendono eventuali riflessioni sul tema però la sostanza non cambia. Davanti alla cassa del Balestra c'è un'altra donna. Ha appena speso 22 franchi. «Non sono sorpresa dal costo. È normale. Uso l'autosilo più o meno una volta a settimana». Un altro utente, stavolta al Motta, la prende con filosofia: «Devono vivere anche "loro". Siamo in Svizzera e costa tutto caro».