Quella che si concluderà nel mese di ottobre sarà la penultima edizione organizzata dall'attuale direttore artistico
ASCONA - È stata presentata oggi la 79esima edizione delle Settimane Musicali di Ascona, in programma dal 31 agosto all’8 ottobre.
Il cartellone, come sempre di grandissima qualità, affianca prestigiosi debutti e graditi ritorni, grandi orchestre e acclamati solisti e che propone un programma musicale eclettico, che andando a toccare brani iconici del repertorio classico (Brahms, Beethoven, Rachmaninoff, Mahler, Mendelssohn, ecc.) spazierà dalla musica medievale a quella contemporanea.
Il programma - Il programma si aprirà con una collaborazione davvero particolare. Sei musicisti ticinesi si esibiranno in una serata cameristica dedicata alla musica del romanticismo tedesco: pensare al nostro piccolo Cantone come terra di nascita di eccellenti musicisti mi rende orgoglioso e fiducioso per l’avvenire. Il legame con il Ticino sarà anche sottolineato dalla presenza dell’Orchestra della Svizzera Italiana. Da segnalare, soprattutto, il loro concerto del 4 ottobre con Markus Poschner, il quale, per l’ultima volta, dirigerà l’orchestra in qualità di direttore musicale. Sarà però anche l’occasione per ammirare l’arte di Wu Wei, grande virtuoso dello sheng: antichissimo e affascinante strumento musicale cinese, praticamente sconosciuto nel mondo occidentale.
Le scelte del direttore artistico Francesco Piemontesi spaziano dalla musica medievale a quella contemporanea. Se da una parte troveremo i mottetti medievali di Johannes Ciconia, dall’altra le Settimane Musicali daranno spazio a due dei maggiori compositori contemporanei, a me legati da un’intensa e duratura amicizia: Unsuk Chin e Jörg Widmann.Grandi orchestre sinfoniche come la Philharmonia Orchestra, la Rundfunk-Sinfonieorchester di Berlino e l’Accademia di Santa Cecilia si alterneranno a formazioni cameristiche di primo piano come l’ensemble Jupiter e il Quartetto Gringolts.
La rassegna musicale ospiterà per la prima volta i direttori d´orchestra Vladimir Jurowski, Daniele Rustioni e Jader Bignamini, il pianista Jan Lisiecki e la soprano Lea Desandre, mentre torneranno in cartellone Gianandrea Noseda, Leonidas Kavakos, Marc-André Hamelin e Augustin Hadelich. Accanto a questi momenti forti la serie Début presenterà dei grandi talenti in ascesa del panorama musicale internazionale: il pianista biellese Federico Gad Crema e il duo Noa Wildschut / Elisabeth Brauss.
L'addio di Piemontesi - Nel corso della conferenza stampa odierna è stato dato l'annuncio che questa sarà la penultima edizione che vedrà Francesco Piemontesi nelle vesti di direttore artistico. Entrato in carica nel 2013, Piemontesi allestirà ancora il programma musicale dell'80esima edizione, quella del 2025, per poi lasciare le redini a una personalità di riconosciuta professionalità e ampia esperienza. Il nuovo direttore artistico è già stato designato e il suo nome sarà annunciato a breve.
«Per molte ragioni» spiega Piemontesi «il lavoro di programmatore artistico è diventato sempre più esigente. Ottenere la stessa qualità presente oggi in cartellone è possibile solo con un grande lavoro personale di coinvolgimento e di convincimento, che deve essere costante sull’arco di un anno. I miei impegni di musicista con le varie istituzioni musicali con cui collaboro sono però aumentati in modo esponenziale. Per questa ragione ho ritenuto opportuno, e anche corretto nei confronti del festival, terminare il mio mandato di direttore artistico alla fine di quest’anno. Programmerò ancora l’edizione 2025, ma poi il compito sarà affidato a una personalità di riconosciuto valore che sicuramente sarà in grado di tenere alto il prestigio della manifestazione, apportando anche nuovi stimoli. Resterò comunque legato alle Settimane Musicali in qualità di ambasciatore con un progetto all’anno a partire dal 2026».
Il presidente della Fondazione Settimane Musicali, Francesco Ressiga-Vacchini, ha colto l'occasione per ringraziare Piemontesi. «Siamo molto grati per l’eccellente lavoro svolto in questi 12 anni. Siamo chiaramente dispiaciuti della sua partenza, ma comprendiamo perfettamente la necessità di una scelta di questo genere. E in ogni caso ci rallegriamo del fatto che resterà comunque legato alle Settimane Musicali e siamo fiduciosi per il futuro».