Il sindaco Nicola Pini: «Stiamo sperimentando varie forme di interazione con la popolazione».
LOCARNO - Sono state inaugurate formalmente venerdì 3 maggio, ma erano già a disposizione della popolazione da due settimane, le strutture, create con materiali semplici e riutilizzabili, presenti in largo Zorzi a Locarno: un campo da bocce, uno spazio per la pallacanestro e un punto di ritrovo con panchine e tabelloni, ai quali si aggiungeranno prossimamente altri elementi. Il concetto nasce da un gruppo di giovani attivi in vari ambiti (urbanistico, tecnico, architettonico e grafico) che hanno voluto lanciare questa idea.
«Questo progetto pilota - dicono i giovani - nasce con l'obiettivo di animare uno spazio pubblico nel centro di Locarno, caratterizzato da notevoli potenzialità ma attualmente poco sfruttato. Come collettivo, ci impegniamo a creare nuovi spazi di aggregazione e a incentivare un'accessibilità pedonale più ampia attraverso interventi di urbanismo tattico. Questi interventi consentono lo sviluppo di soluzioni temporanee, puntuali e sperimentali, realizzate con risorse limitate e utilizzando materiali i più sostenibili possibile».
Le strutture resteranno montate fino al prossimo 12 giugno per permettere lo svolgimento dei grandi eventi nel periodo estivo. Ritorneranno poi in largo Zorzi a fine settembre, fino alla primavera seguente. Una volta avviato il progetto definitivo di riqualifica dello spazio pubblico, potranno poi essere impiegate altrove, sempre a beneficio della popolazione.
«Già da qualche tempo - commenta il sindaco Nicola Pini - stiamo sperimentando varie forme di interazione con la popolazione, le associazioni e altri attori presenti sul territorio. In questo caso, abbiamo raccolto gli spunti giunti da un gruppo di giovani professionisti ai quali abbiamo affidato il compito di rendere vivo questo importante spazio pubblico, creando un nuovo spazio di incontro, scambio e dialogo per tutte le fasce di età. Dopo le nuvole colorate, ora troveranno spazio in largo Zorzi anche delle nuove strutture per divertirsi, ma anche informarsi e riflettere».