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BELLINZONATolti 40 posteggi ai dipendenti del San Giovanni: personale deluso

23.05.24 - 06:30
Malumore tra i collaboratori: la direzione li invita a usare i mezzi pubblici. Il problema dei posti auto sta diventando sempre più cronico.
Ti-Press (archivio)
Tolti 40 posteggi ai dipendenti del San Giovanni: personale deluso
Malumore tra i collaboratori: la direzione li invita a usare i mezzi pubblici. Il problema dei posti auto sta diventando sempre più cronico.
Il direttore Alessandro Bressan: «Troppe lamentele dai pazienti ambulatoriali che non riuscivano a trovare uno spazio libero».

BELLINZONA - Malumori tra i collaboratori dell'Ospedale San Giovanni di Bellinzona. Recentemente la direzione ha preso una decisione che fa discutere: via 40 posti auto destinati agli abbonamenti dei dipendenti. E questo per fare in modo che possano essere usati dai pazienti, soprattutto quelli ambulatoriali. 

Prezzo pieno o mezzi pubblici – Una mossa che non toglie la possibilità ai collaboratori della struttura di posteggiare dove lasciavano l'auto prima. Ma dovranno farlo a prezzo pieno (e che prezzo!). Come qualsiasi altro utente. Non ci sarà più insomma la possibilità di abbonarsi. In contemporanea le persone interessate sono state invitate a usare i mezzi pubblici. Cosa non per tutti possibile.

«I pazienti reclamavano» – «La soppressione di 40 abbonamenti dei collaboratori è resa necessaria dalla saturazione dell’autosilo – spiega Alessandro Bressan, direttore dell'Ospedale Regionale Bellinzona e Valli –. Negli ultimi anni abbiamo osservato un aumento dei reclami da parte di pazienti che non riescono a trovare un parcheggio libero e quindi a recarsi all’appuntamento previsto all’orario concordato. L’obiettivo della misura è avere più stalli liberi a favore dell’utenza».

Carenza cronica – Sarà. Ma la carenza di posteggi (poche centinaia) nell’area dell’ospedale San Giovanni è cronica. E ora a restare senza posto per l'auto sono i lavoratori. «Sono stati disdetti abbonamenti unicamente a collaboratori che lavorano con orari d’ufficio e regolari – dice Bressan –. Lavoratori che possono dunque usufruire della rete del trasporto pubblico quando questa è pienamente operativa. Ai collaboratori coinvolti è stata proposta una disdetta di sei mesi con l’obiettivo di garantire sufficiente tempo per organizzarsi».

Misure alternative – Nel frattempo la direzione dell’ospedale cerca misure alternative. «È stata realizzata una nuova area posteggio con 22 posti nella parte bassa del sito ospedaliero. Abbiamo inoltre potenziato le aree di sosta per biciclette e ciclomotori, e offriamo un servizio di navetta che collega, negli orari di maggior frequenza, la stazione di Giubiasco e l’ospedale».

Taglio drastico – Fino ad alcuni anni fa gli abbonamenti dei collaboratori occupavano fino al 60% degli stalli dell’autosilo. Ora questa quota è stata ridotta a circa il 30%. Un taglio drastico, effettuato sfruttando anche partenze e pensionamenti. «Due i fattori decisivi – conclude Bressan –. È aumentata l’attività ospedaliera e sta mutando la tipologia di paziente. L'utenza sempre più raggiunge l’ospedale con l’automobile perché si sottopone a trattamenti ambulatoriali». 

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