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MONTECENERIMonte Tamaro, al via i lavori per la nuova cabinovia

21.05.24 - 11:55
Il nuovo impianto sarà realizzato in poco più di un anno. Il presidente Luca Cattaneo: «Per la mia famiglia le emozioni sono tante».
Monte Tamaro SA
Escavatori al lavoro.
Escavatori al lavoro.
Fonte Monte Tamaro SA
Monte Tamaro, al via i lavori per la nuova cabinovia
Il nuovo impianto sarà realizzato in poco più di un anno. Il presidente Luca Cattaneo: «Per la mia famiglia le emozioni sono tante».

RIVERA - Una nuova pietra miliare della storia della Monte Tamaro SA. Sono infatti iniziati in questi giorni i lavori per la sostituzione dell'attuale impianto di risalita con uno più moderno e al passo con i tempi.

La nuova telecabina - grazie a un’attenta progettazione e minuziosa pianificazione del cantiere - vedrà la luce tra poco più di un anno e non comprometterà il normale svolgimento delle attività durante la stagione estiva, limitando solo di poco i mesi di chiusura. «Le emozioni sono tante sia per noi come famiglia, che per le collaboratrici e i collaboratori dell’azienda», sottolinea il presidente Luca Cattaneo.

La prima fase del cantiere - Appena avviata, la prima fase del cantiere proseguirà fino a fine agosto e si concentrerà nelle opere previste per la realizzazione della nuova stazione di monte, all’Alpe Foppa, e della tratta superiore del tracciato dell’impianto. Grazie allo spostamento di una quindicina di metri di questa stazione in direzione del ristorante, sarà infatti possibile procedere a questi lavori parallelamente all’esercizio dell’impianto attuale. Esso potrà ancora essere apprezzato fino al primo settembre, quando dovrà essere smantellato per consentire il prosieguo dei lavori all’Alpe Foppa e l’avvio dei cantieri presso le stazioni intermedia e valle.

Obiettivo giugno 2025 - Verranno inoltre condotti i lavori alla restante parte della linea la quale segue il tracciato attuale. La prevista messa in esercizio del nuovo impianto, che segnerà il prossimo capitolo nella storia dell’azienda (vedi box sotto), e la riapertura delle attività del Monte Tamaro sono pianificate per inizio giugno 2025

Infrastrutture (quasi tutte) accessibili - Durante la stagione in corso, tutte le infrastrutture presenti al Monte Tamaro (quali il Ristorante Alpe Foppa, la Chiesa Santa Maria degli Angeli, la Slittovia, la Tirolese e il Parco Avventura) così come la rete di sentieri escursionistici e per Mountainbike, rimarranno normalmente aperte e accessibili. L’unica eccezione riguarda il parco giochi all’Alpe Foppa che, trovandosi all’interno dell’area di cantiere della stazione di monte, ha già dovuto essere smantellato anticipatamente. «In sua sostituzione - promette la Monte Tamaro SA - entro la prossima ne verrà realizzato uno nuovo e altrettanto avvincente». Momentaneamente, rimarranno invece a disposizione diversi giochi per i più piccoli nei pressi del Ristorante Alpe Foppa e del Parco Avventura.

Festeggiamenti - Questa stagione è e sarà dunque all’insegna di ricordi e festeggiamenti, dato che alla sostituzione della telecabina, che da oltre 50 anni porta le persone all’Alpe Foppa, si aggiungono pure i festeggiamenti per i 20 anni del Parco Avventura, allora il primo al sud delle Alpi.

Monte Tamaro SAIl rendering di come sarà.

Storia - La nuova telecabina prevista al Monte Tamaro sarà l’eredità della terza generazione della famiglia fondatrice, composta da Nicola Cattaneo e sua sorella Laura, che sta conducendo l’azienda, supportata dai genitori e da un competente gruppo di collaboratori, verso il futuro all’insegna del rinnovo e dello sviluppo. Ogni generazione ha lasciato il suo segno nella storia della società: Nel lontano 1972 è stata inaugurata l’attività, allora orientata prevalentemente al turismo invernale. A guidare questo importante progetto c’era Egidio Cattaneo, fondatore della Monte Tamaro SA. La sua visione di offrire una stazione sciistica agli abitanti del luogo è stata l’inizio di un’offerta turistica unica nel suo genere. Negli anni ’90, Egidio Cattaneo dà vita ad un altro progetto storico: la realizzazione della Chiesa Santa Maria degli Angeli, progettata dal noto architetto Mario Botta.

Con il riorientamento dell’attività, avviato nel 2003 e focalizzato principalmente alla stagione estiva, la seconda generazione: i figli Luca (con sua moglie Diana), Rocco e Lorenza Cattaneo, hanno rilanciato in modo innovativo e pionieristico l’attività, portandola verso un presente solido e di riconosciuto successo al quale hanno contribuito attrazioni quali il Parco Avventura, la Slittovia, la Tirolese e diverse altre.

Il nuovo impianto -
Il progetto per il rinnovo dell’impianto di risalita è stato seguito sin dal principio dal nipote Nicola Cattaneo, già progettista d’impianti a fune, oggi direttore e responsabile tecnico della società. L’iter di progettazione è durato diversi anni ed ha vagliato, nelle diverse fasi di sviluppo, ogni aspetto e variante plausibile; concretizzandosi nel progetto ora in realizzazione, nel quale collimano e sono adeguatamente ponderate tutte le esigenze.

La nuova telecabina porterà importanti benefici all’utenza e a tutta la regione. Le nuove e moderne cabine panoramiche da 8 posti sono molto più spaziose rispetto alle attuali da 4 posti, facilmente accessibili, silenziose e ben ventilate; offrendo un’esperienza di assoluto comfort e qualità. Particolare riguardo è stato dato all’accessibilità in modo da garantire un accesso in piena autonomia a qualsiasi genere d’utenza. Grazie a ciò e all’abbattimento di ogni barriera architettonica, la nuova costruzione mira alla totale inclusione non solo per l’impianto, ma anche per raggiungere e muoversi attraverso le altre attività e infrastrutture già presenti.

La nuova telecabina segnerà un concreto miglioramento del suo inserimento e impatto nel paesaggio, grazie in particolare ad un’accurata progettazione e ricercata qualità architettonica, all’attenta scelta dei materiali e alla netta riduzione dei volumi delle stazioni “intermedia” e “monte”, ma anche alla diminuzione del numero dei piloni (da 29 a 19, senza modificare sostanzialmente l’altezza delle funi). Questo impegno e miglioramento a livello ambientale è già ampiamente stato riconosciuto dalle autorità in fase di consultazione e approvazione del progetto.

Il moderno impianto funiviario unitamente al rinnovo di tutta l’infrastruttura tecnica e edile ad esso legata, permettono una notevole riduzione dei consumi energetici. Insieme ad un ampio impianto fotovoltaico, previsto sul tetto della nuova stazione di valle, la nuova telecabina sarà così autosufficiente dal punto di vista energetico. Durante la procedura federale d’approvazione dei piani il progetto è stato sottoposto ad un rigoroso esame d’impatto ambientale; il quale ha analizzato ogni suo aspetto e accompagnerà ogni sua fase realizzativa (dalla demolizione dell’esistente telecabina alla messa in servizio del nuovo impianto e, successivamente, durante i primi anni di servizio); garantendo il rispetto delle regole più severe in materia di diritto ambientale.

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COMMENTI
 

Dred 6 mesi fa su tio
Speriamo solo che non facciano mai la teleferica fino al Motto Rotondo, come avevano ipotizzato alcuni anni fa. Sarebbe veramente un peccato per la montagna e la natura.
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