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CANTONESciopero per il clima: «Formare il Gran Consiglio sui temi della crisi climatica».

22.05.24 - 23:10
Il movimento lancia una petizione con un'azione in Piazza Governo il prossimo 27 maggio
Foto TiPress
Fonte Sciopero per il clima Ticino
Sciopero per il clima: «Formare il Gran Consiglio sui temi della crisi climatica».
Il movimento lancia una petizione con un'azione in Piazza Governo il prossimo 27 maggio

BELLINZONA - Una petizione che porti all'istituzione di una seduta parlamentare dove i granconsiglieri e le granconsigliere dovranno essere formati sui temi della crisi climatica.

È quello che propone Sciopero per il clima Ticino. Il lancio dell'iniziativa avverrà in occasione della seduta del Gran Consiglio di lunedì 27 maggio alle 13:30, «accompagnata da un’azione incisiva in Piazza Governo» si legge in una nota.

«La situazione a livello globale è sempre più catastrofica, l’ultimo anno, nel quale sono stati superati tutti i record di temperatura, ne è la dimostrazione più lampante» afferma Viola Forini (16 anni), «per questo è indispensabile che chi ha il potere di cambiare le carte in tavola - la politica - sappia davvero cosa deve fare».

Si preannuncia «un’azione scenica» con la quale gli ambientalisti vogliono «richiamare l’attenzione su questi aspetti fondamentali e ricordare all’opinione pubblica che il futuro di tutti noi è pericolosamente minacciato».

Per questo - dicono - «è necessario un deciso cambio di rotta nella lotta ai cambiamenti climatici, che finora però non si è verificato. Ed è proprio a ciò che puntiamo con la nostra petizione».

«Davanti ai fatti e alle evidenze scientifiche non si può rimanere impassibili, ecco perché chiediamo che chi ci rappresenta venga confrontato con gli scenari catastrofici verso i quali ci stiamo dirigendo se continuiamo a non agire. L’indifferenza è qualcosa che non possiamo più permetterci!» dice il diciottenne Davide Barro.

Gli esponenti del movimento ambientalista ritengono che «è importante che i politici prendano consapevolezza di quale grande potere hanno in quanto nostri rappresentanti. Sono loro - affermano - che possono per davvero cambiare le cose. Il destino di tutti e tutte noi è, in parte, nelle loro mani. Nella seduta, prevediamo anche, a questo proposito, una parte nella quale verranno presentate le azioni concrete ed efficaci che è possibile adottare a livello politico».

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