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LOSONEI castagni tagliati per il teleriscaldamento e il sentiero sparito

04.06.24 - 06:30
Il Patriziato di Losone: «Verrà ripristinato nel corso dell'estate».
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I castagni tagliati per il teleriscaldamento e il sentiero sparito
Il Patriziato di Losone: «Verrà ripristinato nel corso dell'estate».

ARCEGNO - «Tutto è iniziato dopo la tempesta dell'agosto del 2023 quando sono cadute diverse piante. Noi abbiamo reclamato più di una volta di fare la pulizia e mantenere il bosco pulito ma non è stato fatto più niente. Poi a un certo punto ci siamo ritrovati con quella cosa lì circa due mesi fa».

Il taglio dei castagni e il sentiero marcato sulle carte sparito - Quella cosa lì, cui fanno riferimento diversi residenti (una decina) che hanno dei rustici nella zona di Arcegno, è un intervento forestale che ha portato al taglio di diverse piante (tra cui molti castagni) che avrebbe cancellato anche un sentiero marcato sulle carte topografiche.

«C'era - affermano - e adesso non c'è più. Invece di tagliare e togliere le piante secche, hanno raso al suolo tutto, anche i castagni sani. Lì era tutto castagneto! Ma, ripetiamo, hanno lasciato tutta la legna sparsa in giro e non si trova più il sentiero. Noi paghiamo le tasse e si dovrebbero mantenere i sentieri puliti».

Il bosco è di proprietà del Patriziato di Losone, il segretario Piero Salvan: «Si tratta di progetti selvicolturali» - Il bosco è di proprietà del Patriziato di Losone e il legname serve per la centrale termica. Il segretario del Patriziato Piero Salvan, interpellato, ha precisato che «gli interventi forestali di taglio ed esbosco nel comparto di Arcegno sono progetti selvicolturali elaborati in collaborazione fra Sezione Forestale e Patriziato di Losone con il sostegno del Comune di Losone, e importanti finanziamenti di Cantone e Confederazione».

Sottolinea che «i progetti forestali sostenuti da cantone e confederazione hanno quale scopo principale di garantire la continuità delle 4 funzioni del bosco nel tempo. I tempi del bosco - ha voluto spiegare - non corrispondono ai tempi rapidi ai quali siamo abituati; un bosco necessita infatti decenni per ricostituirsi adattandosi da un lato alle mutate condizioni climatiche, dall’altro ai diversi patogeni che sempre più spesso minacciano la sopravvivenza di alcune nostre essenze forestali».

I residenti: «Sono stati tagliati anche castagni giovani» - I residenti però parlano di un taglio di una certa portata che a loro dire avrebbe interessato non solo piante secche ma anche castagni giovani.

Il Patriziato: «Si è scelta la variante più ecologica» - «L’intensità degli interventi di taglio è dettata da un lato dagli obiettivi selvicolturali, definiti dal progetto, dall’altro dal metodo d’esbosco adottato - spiega Salvan - nello specifico in questi boschi si è operato soprattutto con teleferiche forestali che permettono di limitare notevolmente l’impatto generato dall’esbosco con elicottero; anche in questo caso si è scelta la variante più ecologica».

Il segretario fa notare che «la fascia castanile in buon parte del territorio cantonale denota un rapido e costante degrado che porta ad una moria importante e generalizzata della specie, questo fenomeno è molto marcato e ben visibile nella riserva forestale del bosco Maia (di ben 100 ha), sempre ad Arcegno, dove il bosco è lasciato alla naturale evoluzione».

«Il disordine? Solo momentaneo e utile per l'attecchimento delle giovani piante» - Dalle foto che documentano il disboscamento dell'area che ha poi sollevato le rimostranze, si nota un certo disordine di residui di legname abbandonato sul sedime. «Nell’ambito di lavori selvicolturali che non sono da confondere con lavori di giardinaggio, diverso piccolo legname resta anche in bosco - afferma Salvan - dando a volte ma solo momentaneamente ai nostri occhi un’immagine di disordine, questo è però importante a livello di biodiversità e di condizioni per l’attecchimento e lo sviluppo delle giovani piantine».

Il progetto di forestazione e la messa a dimora di decine di giovani piante - Questo perchè - fa rilevare il segretario del Patriziato di Losone - «sempre nell’ambito del progetto si stanno mettendo a dimora decine di giovani piante. I tempi della natura sono chiaramente lunghi ma già fra 10-20 anni le giovani piante andranno a costituire i nuovi boschi molto più eterogenei e di età differenti. Una struttura diversa a quella attuale che garantirà un bosco più resiliente di fronte ad eventi estremi come quelli della scorsa fine di estate nel Locarnese, che ha portato allo schianto di centinaia di alberi ormai troppo vecchi, instabili ed in forte deperimento».

L'impianto di teleriscaldamento: 5'000 m3 di legname all'anno per risparmiare 1 milione di litri di combustibile fossile - Intanto, «il legname esboscato» è stato «stoccato sul posto in attesa di poter essere trasportato presso la centrale termica di Losone».

L'impianto - spiega il segretario - «valorizza circa 5'000 m3 di legname all’anno trasformandolo in energia termica, con un risparmio rispetto ad un impianto a gasolio, di oltre 1 mio di litri di combustibile fossile. Quindi effettivamente - aggiunge - con l’impiego di legname locale si vuole perseguire la politica energetica di Confederazione e Cantone».

Il sentiero momentaneamente cancellato sarà ripristinato - E sul sentiero cancellato? «Le posso comunicare che Comune e Patriziato operano insieme per la manutenzione e il ripristino dei sentieri e che anche quello in questione verrà sistemato nel corso dell'estate».

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