A chiederlo, per far fronte al numero in crescita di pendolari è il gruppo AlternativA di Mendrisio
MENDRISIO - Solo pochi giorni fa le FFS hanno messo in consultazione, fino al 9 giugno, il prossimo cambiamento d'orario 2025. «Entro questa data ogni cittadino può dire la sua sui cambiamenti previsti», è l'esordio di Elia Agostinetti del gruppo AlternativA di Mendrisio, a corredo di un'interrogazione dettagliata presentata per chiedere che il Municipio si attivi per migliorare la viabilità su rotaia, utilizzando treni bipiano così da far fronte all'incremento nel numero dei passeggeri.
Premessa - «Per la Città di Mendrisio è il momento di avanzare le proprie proposte di miglioramento del servizio», scrive, spiegando come il trasporto pubblico debba «rimanere attrattivo per la popolazione in modo da riuscire ad applicare la Strategia energetica 2050» E da qui prende avvio il ragionamento contenuto nel documento. «Il 2023 è stato un anno record per l'utilizzo della ferrovia: i soli treni regionali ticinesi hanno trasportato in media 43.288 persone al giorno (secondo i più recenti dati della Sezione della mobilità del nostro Dipartimento del territorio) - nel solo Mendrisiotto l'aumento è stato del 23% rispetto all'anno precedente, il più alto in Ticino. Tornando ancora un po' più indietro, dall'apertura della Galleria di Base del Ceneri il numero di viaggiatori e di abbonamenti Arcobaleno ha conosciuto una crescita record a livello europeo. Questa tendenza, molto favorevole alla vivibilità del nostro territorio, è destinata ad accentuarsi a seguito degli investimenti infrastrutturali che si stanno compiendo in questo periodo sulla rete regionale della vicina Italia: la linea breve Gallarate-Malpensa ridurrà il tempo di percorrenza da Mendrisio all'aeroporto di 20-30 minuti da inizio 2025 ; l'elettrificazione della linea diretta Lecco-Como, che raccoglierà a tappe nuovi viaggiatori provenienti dalla provincia di Como già da metà 2025».
Futuro - Ma d'altro canto il portavoce in Ticino delle FFS, Patrick Walser ha detto come «Per quanto riguarda l'aumento delle corse, a corto termine l'infrastruttura ferroviaria attuale non concede ulteriori margini di manovra» (22 maggio 2024). «Nel frattempo i cantieri previsti tra Lugano e Chiasso ridurranno l'offerta RE80 e S90 - le linee ad oggi più utilizzate - già durante il 2025. Bisogna quindi prepararsi a fare fronte all'aumento dei viaggiatori con soluzioni attuabili in maniera relativamente rapida: da qui la mia proposta per una mobilitazione entro i termini di consultazione del Cambiamento d'orario 2025».
La criticità - «Purtroppo l'offerta di TILO stenta già fin d'ora a seguire la domanda e abbiamo a che fare con testimonianze dei nostri concittadini costretti a viaggiare, nelle ore di punta, ammassati su treni sovraffollati. Spazio ridotto significa anche minori possibilità di trasportare biciclette, e quindi è un freno alla mobilità integrata che è uno degli obiettivi sul territorio a livello cantonale - infatti il traffico ciclabile non ha visto l'aumento sperato tra il 2022 e il 2023. Inoltre, in caso di imprevisti come evacuazioni, emergenze mediche o altro, un convoglio sovraffollato crea grossi problemi alla risoluzione rapida e sicura del problema. Insomma, un servizio disdicevole per la nostra cittadinanza. Nonostante ciò il cambiamento d'orario FFS di dicembre 2025 non sembra voler rispondere alle necessità della cittadinanza»
Valutazioni - un treno regionale di sei carrozze di tipo “RABe 524 Flirt” - quelli cioè utilizzati ora comunemente da TILO - ha 194 posti a sedere in seconda classe e 56 in prima, mentre i treni bipiano “RABe 511 duplex TR” impiegati da FFS per il traffico regionale oltralpe - sempre nella loro composizione da sei carrozze - possono contare su 415 (+113%) posti a sedere in seconda classe e 120 (+114%) in prima. È dunque evidente che la sostituzione, in orari di punta, di anche solo uno dei nostri “TILO” con una composizione bipiano permetterebbe di sgravare il carico di passeggeri alleggerendo anche gli altri treni in circolazione e risolvendo, anche se solo in parte, le problematiche citate più in alto.
Conseguenze - Quindi i pendolari che, ad oggi, scelgono di spostarsi «in auto piuttosto che viaggiare in piedi sarebbero più attratti verso l'alternativa ferroviaria. Certamente, questi treni bipiano non sono "interoperabili", ovvero per ragioni tecniche non possono circolare sia in Svizzera che in Italia. E comunque anche se lo fossero la galleria di Monte Olimpino sarebbe troppo bassa per farli passare, così come la Galleria Mappo-Morettina. Non esiste però nessun ostacolo tecnico o infrastrutturale nel farli circolare tra Chiasso e, per esempio, Bellinzona, unendo così i quattro nodi intermodali sull’asse Nord-Sud con un servizio all’altezza del compito. Infine questi treni non si ottengono dall’oggi al domani, e per questo motivo bisogna mobilitarsi per tempo, prima che il sovraffollamento diventi tale da disincentivare ulteriormente i viaggiatori dal trasporto pubblico. Il Mendrisiotto, secondo i dati della Sezione della mobilità del nostro Dipartimento del territorio, è la regione con il maggior numero di viaggiatori in treno in Ticino: gli ultimi dati (ottobre 2023) parlano di una media di 13.000 passeggeri al giorno. La sola stazione di Mendrisio è utilizzata mediamente da circa 4.000 persone al giorno per salire e e da poco più persone per scendere dai treni. Si tratta della terza stazione più frequentata in Ticino (dopo Lugano e Bellinzona) e del nodo intermodale più importante della regione.
Le richieste - Da qui scaturiscono le domande rivolte al Municipio:
1. Il Municipio di Mendrisio condivide quanto riportato sopra? Crede che l’introduzione dei treni bipiano sulle tratte in territorio elvetico servite da TILO possa essere una possibile soluzione per mantenere attrattivo il trasporto su rotaia?
2. Quali azioni può intraprendere il Municipio della Città di Mendrisio per spingere le FFS e TILO a mettere in servizio uno o più treni bipiano nelle ore di punta? Presso quali istanze dovrebbe mobilitarsi? Che iter andrebbe seguito?
3. Il Municipio intende attivarsi entro il periodo di consultazione del Cambiamento d'orario 2025 (termine 9 giugno 2024)?