Azione simbolica di "Sciopero per il Clima" per chiedere formazione e interventi sul clima e i cambiamenti in atto
BELLINZONA - Azione simbolica di "Sciopero per il clima" in Piazza Governo in occasione della seduta del Gran Consiglio di questo pomeriggio. Lo scopo dei manifestanti era quello di lanciare ufficialmente la petizione «per una politica che finalmente dimostri competenze in ambito climatico».
Cosa chiedono - La richiesta principale, già portata avanti durante lo sciopero del 15 marzo con lo slogan “andateci voi a scuola!”, è che venga organizzata una seduta di formazione sulla crisi climatica per tutti i Granconsiglieri, in modo che possano prendere decisioni politiche con maggiore consapevolezza a proposito di una delle più grandi sfide che l’umanità si trova ad affrontare.
La manifestazione - Durante l’azione sono state inscenate tre sedute di Gran Consiglio avvenute in anni differenti: nel 2030, nel 2040 e nel 2050. «Nel primo caso la seduta si è svolta normalmente», spiega Larissa Lafranchi, 17 anni. «Nel secondo caso, invece, i deputati avevano i piedi bagnati dall’acqua della fontana della foca. Infine, nel 2050, la seduta si è svolta quasi totalmente sott'acqua, con i deputati muniti di maschere da sub. In questo modo abbiamo voluto mostrare un distopico scenario futuro in cui la politica ha continuato ad ignorare il problema della crisi climatica». Inseguito gli attivisti che hanno impersonato i deputati sono entrati fradici nella tribuna del Gran Consiglio.
Le voci - «È da un po’ di tempo che l’emergenza climatica non è più al centro del dibattito politico» afferma Milo Baranzini, 17 anni. «La formazione chiesta dalla nostra petizione vuole proprio fare questo: ricordare alla politica quanto sia già critica la situazione, migliorando le conoscenze sul tema per evitare che si dibatta ancora su dei fatti scientificamente provati».
«Durante la formazione, moderata da esperti, verranno fornite le conoscenze di base sulla crisi climatica globale, per poi concentrarsi sulle possibili conseguenze e occasioni che ha il Parlamento ticinese per salvaguardare ulteriormente l’ambiente» spiega Diego Prieto Schwarz, 19 anni. “L’influenza che ha il riscaldamento globale si nota chiaramente anche qui in Ticino, dagli eventi meteorologici anomali e dalle temperature altissime delle estati scorse. Il problema non si può più ignorare, bisogna iniziare a correre! Altrimenti scenari simili a quello che abbiamo rappresentato con questa azione potrebbero diventare realtà».