È quanto ha risposto il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) a un quesito posto dal consigliere nazionale Giorgio Fonio
CHIASSO - La situazione sul fronte dell'asilo richiede ancora la disponibilità di posti d'emergenza. Per questo motivo la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) utilizzerà il Centro di Via Motta 1b a Chiasso fino a quando non sarà concordata una soluzione alternativa con il Canton Ticino.È quanto ha risposto per iscritto il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) a un quesito posto dal consigliere nazionale Giorgio Fonio (Centro/TI) alla consueta Ora delle domande del lunedì al Nazionale. Il parlamentare ticinese chiedeva lumi sul mantenimento dell'edificio di via Motta anche dopo l'inaugurazione del nuovo Centro federale d'asilo Pasture, situato a cavallo fra Balerna e Novazzano, che potrà accogliere fino a 350 migranti. Secondo Fonio, i Comuni della regione hanno manifestato il proprio disagio a causa del presunto superamento di questo limite. Oggi il DFGP ha precisato che, d'intesa con il Cantone e i Comuni interessati, la Confederazione ha sempre avuto due tipi di pianificazione in Ticino: da un lato, quella ordinaria, con un centro federale per le procedure d'asilo dotato di una capacità di accoglienza di 350 posti; dall'altro, un centro per una pianificazione d'emergenza con una capacità di 300 posti. Stando ai servizi di Beat Jans, i 350 posti della pianificazione ordinaria sono situati nel nuovo Centro federale d'asilo Pasture, mentre i 300 posti d'emergenza nei locali delle FFS a Chiasso non sono più disponibili dal 31 dicembre 2023 e dovranno quindi essere sostituiti. Poiché la Confederazione è proprietaria dell'edificio di Via Motta la SEM utilizzerà questo stabile fino a quando non si troverà una soluzione alternativa con le autorità cantonali.