Il medico e parlamentare Roberto Ostinelli lancia l'allarme: «Questione di salute pubblica. Il nostro Governo non può più tacere».
LUGANO - «L'autostrada è gestita da USTRA. Ma il Cantone non può tacere. La situazione sull'A2 non può continuare così». Roberto Ostinelli, medico e granconsigliere ticinese, scende in campo in difesa degli automobilisti. E critica la scelta dell'Ufficio federale delle strade (USTRA) di regolare il traffico nei momenti di punta con semafori. «Aumentano lo stress. E anche il rischio di incidenti».
Dopo l'interpellanza al Consiglio Federale del consigliere nazionale Lorenzo Quadri, ecco la sua al Consiglio di Stato ticinese.
«L'USTRA giustifica la scelta dei semafori con il tema della sicurezza. Dicono che se accadesse un incidente in galleria, sarebbe difficoltoso intervenire con i mezzi di soccorso. Davvero è così? Considerando la larghezza delle carreggiate e lo scostamento veicolare verso i bordi esterni, veramente non sarebbe garantito l’accesso dei veicoli di soccorso nelle gallerie? Coi semafori invece i tunnel restano liberi. Ma gli effetti collaterali sono devastanti».
Lei ne fa una questione di salute pubblica.
«Il traffico logora il sistema nervoso delle persone. Se tu passi due o tre ore al giorno in auto alla fine rischi di pagare a livello di salute. Aumenta anche la conflittualità sia sul posto di lavoro sia a casa, nel tempo libero. Si è più irritabili. E anche la qualità del sonno ne risente. Perché si va a dormire col pensiero che alla mattina bisognerà alzarsi a una certa ora per evitare le code. E poi le si becca magari lo stesso. Così si favorisce un'esistenza ansiogena».
Prima ha dichiarato che i semafori aumentano il rischio di incidenti. È un controsenso. Sono stati introdotti per ridurlo.
«Mi spiego. Le colonne a fisarmonica sono rischiose e possono indurre un aumento del rischio di incidenti in caso di distrazioni, soprattutto se associate alla frustrazione e allo stress dei conducenti coinvolti in decine di minuti di continuo "stop & go"».
Pur di evitare le code sull'A2 molta gente invade le vie secondarie. A Lugano è allarme per il traffico parassitario.
«Ecco. Si va a condizionare la vita anche di chi non guida. Ci sono alternative ai semafori. Meglio mettere il limite degli 80 chilometri orari nei momenti di punta. Così almeno ci si muove. Questo continuo fermarsi e ripartire porta allo sfinimento».
Il problema del traffico non c'è solo sull'autostrada A2. Anche sul Piano di Magadino e in altre zone non si scherza.
«I ticinesi sono tritati dal traffico. E non si insiste abbastanza sul fatto che questo è un problema di salute pubblica. Lo stress genera poi mille effetti collaterali».
Ha qualche soluzione?
«Incentivare e sostenere lo smart working dove è possibile. Oppure l'uso dei mezzi pubblici o della bicicletta. Abbiamo ancora margini enormi di miglioramento in questi settori».
Le domande di Ostinelli (ElvEthica Ticino) al Consiglio di Stato
1. Sulla base di quali studi USTRA ritiene che il blocco dei veicoli fuori dalle gallerie sia la soluzione più sicura e valida per gestire eventuali urgenze di soccorsi? Considerando la creazione di lunghe colonne non è invece controproducente?
2. La gestione del flusso veicolare a singhiozzo con i semafori prima delle gallerie crea una continua accelerazione e decelerazione improvvisa. Il Consiglio di Stato non ritiene che questa modalità sia pericolosa con un rischio di aumento di tamponamenti tra i veicoli, a seguito di conducenti stressati? Ci sono numeri in merito a incidenti sulla tratta prima e dopo l'introduzione degli stop semaforici?
3. Considerando che l’autostrada è gestita dall’USTRA, ma la viabilità generale cantonale è responsabilità delle istituzioni del nostro Cantone, il traffico parassitario che si riversa nelle città a seguito dei cantieri USTRA e dell’anomala viabilità semaforica generata da USTRA il Cantone non può intervenire e sospendere l’uso degli impianti semaforici per la modulazione del traffico in galleria?
4. I ticinesi così come decine di migliaia di frontalieri che percorrono le nostre autostrade ogni giorno per andare al lavoro chiedono regolarmente di fare dei cambiamenti, e diverse persone si sono rivolte direttamente per email a USTRA, ricevendo una semplice risposta che la loro gestione semaforica è fatta per garantire la nostra sicurezza sulle strade, così come la sicurezza e accessibilità ai mezzi di soccorso durante gli interventi. Il Consiglio di Stato può chiedere esattamente su quali studi si basano queste risposte e come sono scientificamente o plausibilmente motivati?
5. Considerando la larghezza delle carreggiate in galleria, e lo scostamento veicolare verso i bordi esterni, perché non sarebbe garantito l’accesso dei veicoli di soccorso?