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CANTONE/SVIZZERATurismo, male il Ticino in inverno e la primavera non è partita bene

06.06.24 - 09:35
I dati dell'Ufficio federale di statistica. E la primavera è partita male: il 13,3% in meno per gli arrivi e il 15,1 sui pernottamenti
Foto TiPress
Fonte UST-Osservatorio
Turismo, male il Ticino in inverno e la primavera non è partita bene
I dati dell'Ufficio federale di statistica. E la primavera è partita male: il 13,3% in meno per gli arrivi e il 15,1 sui pernottamenti

BELLINZONA - Se in quasi tutta la Svizzera la stagione invernale ha fatto registrare un nuovo record di pernottamenti, in Ticino sono mancati all'appello 36mila turisti, che percentualmente significa un segno meno del 5,2.

E la primavera non è proprio partita con il piede giusto: l'Osservatorio del turismo dell'USI evidenzia come la stessa rilevazione dell'UST mostri per il mese di aprile un calo (rispetto al 2023) degli arrivi (-13.3%) e un 15.1% in meno sui pernottamenti. Dall'analisi delle informazioni delle strutture alberghiere, l'occupazione è del 65.2% (-1.9 punti percentuali rispetto al 2023). «Per il mese di giugno, l’occupazione media finora registrata (con data di osservazione a fine maggio) è del 61.2%, con una variazione positiva di 0.8 punti percentuali rispetto all’occupazione registrata l’anno precedente allo stesso momento (60.4%)».

I numeri del boom di turisti nella Confederazione - Il settore alberghiero svizzero - si legge nella nota dell'Ufficio federale di statistica - ha registrato 18,0 milioni di pernottamenti nel corso della stagione turistica invernale (da novembre 2023 ad aprile 2024), «situandosi a un livello ancora più alto dello scorso record, registrato nel 2022/2023. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il volume ha segnato un aumento del 2,9% (+504 000 pernottamenti)».

La domanda degli ospiti stranieri presenta un incremento del 6,0% (+491 000), registrando un totale di 8,7 milioni di pernottamenti. Anche la domanda indigena, in rialzo dello 0,1% (+13 000) ha avuto un andamento positivo, superando di poco, con 9,3 milioni di unità, il record stabilito durante la stagione invernale precedente.

Per il terzo anno consecutivo, la domanda svizzera ha superato la soglia dei 9 milioni di pernottamenti e nella stagione invernale 2023/2024 ha addirittura registrato un nuovo record.

Aumento della domanda di turisti stranieri - La domanda estera ha segnato un aumento del 6,0% (+491 000 pernottamenti) rispetto alla precedente stagione invernale, mantenendo un trend positivo per tutto il periodo ad eccezione del mese di aprile (–1,2%). Il numero di pernottamenti della clientela straniera è solo dello 0,8% inferiore rispetto alla stagione invernale 2018/2019, l’ultima prima della pandemia di COVID-19. Durante la stagione invernale 2023/2024, nel continente europeo sono stati registrati 5,5 milioni di pernottamenti, con un aumento di 130 000 unità (+2,4%). Gli ospiti provenienti da questo continente hanno quindi contribuito nella misura di quasi due terzi alla domanda estera (62,9%). Tra i Paesi europei di provenienza degli ospiti, quello che ha presentato l’aumento assoluto maggiore è stato il Regno Unito (+24 000 unità; +3,2%). Seguono la Francia (+23 000; +3,7%), la Spagna (+21 000; +10,5%), l’Italia (+18 000; +4,3%) e la Germania (+11 000; +0,7%).

Domanda in aumento nella maggior parte delle regioni turistiche: Ginevra davanti a tutti (+8,5%) - Nella stagione invernale 2023/2024, dieci regioni turistiche su 13 hanno registrato un incremento del numero di pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nelle regioni di montagna, i Grigioni hanno registrato un aumento dei pernottamenti (+100 000; +3,5%), mentre nel Vallese la domanda è leggermente diminuita (–3000; –0,1%). Anche le regioni urbane hanno contribuito a questo trend positivo, in particolare Ginevra (+128 000; +8,5%) e la regione di Zurigo (+102 000; +3,5%).

Giura e Ticino fanalini di coda - Per le altre regioni, ad eccezione di quelle del Giura & Tre Laghi (–1400; –0,6%) e del Ticino (–36 000; –5,2%), gli aumenti spaziano dallo 0,3% (Svizzera orientale) al 6,6% (regione di Basilea). Nella stagione invernale 2023/2024 la domanda estera è aumentata in tutte le regioni turistiche, mentre quella indigena in otto regioni turistiche. Nondimeno, nelle regioni di Vaud e Berna, in Ticino, nel Vallese e in quella di Giura & Tre Laghi sono stati osservati dei cali.

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