La reazione del Consiglio di Stato agli esiti delle votazioni sui tre temi cantonali
BELLINZONA - Soddisfazione per le pensioni degli affiliati all'IPCT e per la riforma fiscale, e delusione, invece, per quel che concerne la bocciatura al credito per l'acquisto del nuovo palazzo di giustizia. Queste, in buona sintesi, le reazioni del Consiglio di Stato ai risultati della votazione cantonale odierna, che verteva su tre referendum relativi alle rispettive decisioni del Gran Consiglio.
Misure di compensazione per le rendite pensionistiche versate dall’Istituto di previdenza del Cantone Ticino
Il Governo ticinese ha preso atto con favore del voto odierno della cittadinanza, che ha confermato il decreto legislativo approvato dal Gran Consiglio in merito alle rendite pensionistiche versate dall’Istituto di previdenza del Cantone Ticino (IPCT); sarà così possibile introdurre misure di compensazione per controbilanciare la futura riduzione dei tassi di conversione.
«Grazie alla decisione odierna della cittadinanza - ha sottolineato nel commento - , verrà evitata una riduzione delle rendite per i futuri pensionati che avrebbe gradualmente potuto raggiungere un massimo del 15%. Va ricordato che la soluzione prospettata si basa sul principio della simmetria dei sacrifici, con partecipazione finanziaria da parte dei lavoratori e del datore di lavoro e dell’Istituto stesso con appositi capitali accantonati negli anni più recenti».
Riforma fiscale
Il Consiglio di Stato ha salutato positivamente l’accettazione della riforma fiscale da parte della cittadinanza, che ha approvato le modifiche legislative necessarie ad aggiornare il quadro fiscale del nostro Cantone relativo alle persone fisiche.
Con la decisione odierna, a partire da quest’anno contestualmente con il ritorno del coefficiente d’imposta cantonale al 100%, entreranno in vigore le seguenti principali modifiche legislative:
Nuovo Palazzo di giustizia
Il Consiglio di Stato ha preso atto del voto odierno, con il quale la cittadinanza non ha sostenuto la soluzione individuata per un secondo necessario Palazzo di giustizia a Lugano. «La mancata approvazione di questo progetto imporrà ora la ricerca di soluzioni alternative, ciò che richiederà del tempo», ha sottolineato.
In considerazione «dei bisogni urgenti chiaramente espressi dagli operatori del settore» e delle «conclamate esigenze di maggiori spazi per le Autorità giudiziarie e amministrative con sede a Lugano», il Consiglio di Stato avvierà una serie di analisi per verificare «il modo migliore di procedere, tenendo conto dell’esigenza di ristrutturare l’attuale vetusto Palazzo di giustizia di Lugano, le cui dimensioni non sono da tempo sufficienti per ospitare le autorità giudiziarie che per legge hanno sede a Lugano».