Uno studio traccia gli ultimi dieci anni di sviluppo demografico, economico e delle abitazioni nel nostro cantone
LUGANO - È uno spaccato degli ultimi 10 anni sullo sviluppo demografico, economico e delle abitazioni in Ticino, quello ritratto dall’ultimo studio elaborato dall’Osservatorio dello sviluppo territoriale dell’Accademia di architettura di Mendrisio, per conto del Dipartimento del territorio.
Anche se alcune dinamiche sono già note, la rappresentazione su mappe e a scale territoriali differenti permette di confrontare il Ticino rispetto ai maggiori sistemi urbani nord italiani e d’oltralpe, nonché di valutare i flussi demografici e la costruzione di abitazioni delle regioni ticinesi.
Invecchiamo come il Nord-Italia, ma lavorativamente va meglio - In estrema sintesi, vengono evidenziate da un lato la vicinanza dal profilo demografico del Cantone al Nord-Italia, con una decrescita nel periodo 2016-2020, una popolazione tendenzialmente più anziana e un saldo naturale negativo, mentre dall'altro, una situazione dei posti di lavoro e delle aziende ticinesi più vivace rispetto a quella italiana e più vicina a quella degli altri cantoni Svizzeri. Nell’arco del decennio la popolazione ticinese è aumentata di circa 15'000 abitanti e dal 2021 è ricominciata a crescere. I posti di lavoro e le aziende sono aumentati rispettivamente di circa 25’000 e 5'500 unità. L’aumento del numero di addetti all’interno delle aziende denota una maggiore taglia delle imprese e riguarda soprattutto le attività amministrative, scientifiche e tecniche (private) e la sanità e assistenza sociale, con la relativa costante crescita dei frontalieri nel settore terziario, che dal 2003 ad oggi sono triplicati.
Più palazzi, meno case unifamiliari - Tutte le regioni mostrano un aumento del numero di costruzioni e dal 2016 un parallelo aumento della quota di appartamenti sfitti, stabilizzatasi dal 2020. Nel periodo di studio, in tutto il Cantone si osserva la tendenza a costruire più palazzi e meno case unifamiliari. Queste ultime tendono inoltre a diminuire percentualmente sempre più nel tempo, anche in regioni come le Tre Valli tipicamente caratterizzate da questo tipo di costruzioni. Inoltre, il numero medio di appartamenti per singolo edificio plurifamiliare aumenta costantemente in tutte le regioni, soprattutto nel Bellinzonese e nel Locarnese.
Bellinzonese più dinamico, il Locarnese e Lugano attirano gli anziani - I movimenti residenziali interni al Cantone e l’attività edilizia abitativa premiano il Bellinzonese quale regione più dinamica del decennio ed unica a mostrare un costante aumento della popolazione a scapito soprattutto del Luganese, del Mendrisiotto e delle Tre Valli, con evoluzioni percentuali simili, seppur differenti in termini assoluti. Il Locarnese risulta essere una regione mediamente attrattiva e i suoi Comuni centrali, unitamente alla città di Lugano, perdono popolazione in fasce di età giovani e adulte nel periodo 2016-2020, attirando tendenzialmente fasce di età più anziane.
L’analisi sarà approfondita da una serie di studi tematici volti ad individuare gli effetti territoriali di queste dinamiche generali e a metterne in relazione gli argomenti rilevanti. Il contributo è disponibile sulle pagine internet dell’Osservatorio dello sviluppo territoriale (https://www.arc.usi.ch/it/istituti-e-lab/ost) e della Sezione dello sviluppo territoriale del Dipartimento del territorio (http://www.ti.ch/ostti).