Sale la febbre per l'Europeo di calcio. In tanti si stanno facendo contagiare. Ma c'è anche chi resiste stoicamente.
LUGANO - «La Svizzera vincerà l'Europeo». Michele Foletti, sindaco di Lugano, lo dice così. Di corsa. Ci crederà davvero? Di certo in Piazza Manzoni come nelle altre piazze della Svizzera italiana sta crescendo la febbre per Euro 2024.
L'occasione per stare in famiglia – «Non seguo il calcio di solito – afferma Andrea De Bertoldi, studente di Capriasca –. Ma quando ci sono Europei e Mondiali io e la mia famiglia li guardiamo. È un'occasione per fare qualcosa di bello insieme».
Festa comunque – In Via Nassa ci si imbatte in una ragazza che ammette di non sapere nemmeno contro chi giocherà la Svizzera sabato alle 15 (Ungheria). «Ma andrò in Piazza a fare festa», dice. Paola Pereira, di Lugano, invece ne è certa: «Guarderò le partite a casa con gli amici».
L'album di figurine – Susy Pittaluga di Rovio lavora in un chiosco del centro di Lugano. E racconta: «C'è stato tanto interesse per l'album delle figurine. Le vendite sono andate bene. Adesso non ci resta che sperare in un exploit della Svizzera».
Gli entusiasti – Alex Giacomelli di Lugano non ha dubbi. «Chi vincerà il titolo? Se dovessi scommettere un franco, punterei sull'Inghilterra». Al tavolo di un bar ecco Stefano Scaccia di Mendrisio. «Forza Svizzera. Andrò a seguirla su un maxi schermo in compagnia di alcune amiche».
L'uomo dalla barba rossa – Ma se in tanti si fanno trascinare dall'entusiasmo c'è anche chi resiste stoicamente. È il caso del noto suonatore di organetto Jörg Wolters. «Non sono un appassionato di calcio. E non sono tifoso», confessa.
«Non mi interessa niente» – Davanti all'Università ecco la studentessa Elettra Giglione. Lapidaria nonostante qualcuno le abbia messo una bandierona sulle spalle: «Non seguirò gli Europei. Del calcio non mi interessa assolutamente niente».