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CANTONEIn divisa con posa effeminata, simbolo LGBT e un commento: «Mongoli»

14.06.24 - 06:30
La foto sui social e la segnalazione: «Atteggiamenti omofobi da parte di un agente della Polizia dei trasporti». Le FFS: «Verifiche in corso»
Tipress/lettoreTio/20Minuti
Fonte RED
In divisa con posa effeminata, simbolo LGBT e un commento: «Mongoli»
La foto sui social e la segnalazione: «Atteggiamenti omofobi da parte di un agente della Polizia dei trasporti». Le FFS: «Verifiche in corso»

LUGANO - La foto ritrae un ufficiale ticinese della Polizia dei trasporti in forza nelle FFS. Si tratterebbe di un selfie, stando alla segnalazione giunta in redazione, che lo stesso agente avrebbe diffuso via social. L'immagine lo ritrae in divisa, ma con al posto della mostrina la bandiera arcobaleno (il simbolo più usato e noto del movimento LGBTQIA+).

L'uomo nella foto assume una posa effeminata. Sotto un commento: «Mongoli», e una lunga risata seguita da emoticon di risa e lacrime. Un messaggio che colpisce due volte sia per il contenuto in sé, sia per il fatto che, almeno all'apparenza, è trasmesso volontariamente da una figura istituzionale.

Proprio la commistione di questi due elementi, divisa e messaggio all'apparenza omofobo, ci ha spinto a contattare le FFS per cercare di far luce sul significato di questa immagine. Una richiesta che è stata subito presa in carico con la dovuta attenzione. «La questione è ora oggetto di un'indagine interna», ci assicura il portavoce delle FFS Patrick Walser.

Dal canto loro, le Ferrovie Federali Svizzere ci tengono a una precisazione: «In conformità con il proprio Codice di condotta, le FFS non tollerano dichiarazioni discriminatorie di alcun tipo». Cosa potrebbe rischiare l'ufficiale, nel caso l'immagine sia stata davvero prodotta a scopo canzonatorio e omofobo non è dato saperlo. «Le FFS - ci viene spiegato - non possono fornire informazioni su eventuali misure di diritto del personale».

Certo è che, per ora, un effetto la foto l'ha sortito: «Nonostante le lotte sostenute per avere dei diritti che ci permettano di non sentirci diversi nel contesto odierno, siamo ancora lontani dall'accettazione delle istituzioni», commenta infatti colui che ci ha inviato la foto. L'augurio è che non sia davvero così.

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