Al primo confronto sulla Giustizia, Gobbi ha inoltre garantito la sua indipendenza.
BELLINZONA - «L'indipendenza della Giustizia è garantita». Sono le parole con cui ha commentato il direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, l'incontro tenutosi lunedì. Tre i punti principali toccati durante l'audizione del Consiglio di Stato in commissione giustizia e diritti: indipendenza della Giustizia, risorse e collaborazione. Un incontro atteso, in particolare, a seguito della bocciatura alle urne dell'acquisto dello stabile EFG e della pubblicazione del Rendiconto del Tribunale d'appello avvenuta giovedì scorso. Nel documento, il presidente uscente Damiano Bozzini, sosteneva che andava fatta chiarezza riguardo all'autonomia per le nomine del personale amministrativo.
«Quanto sostiene Bozzini - ha aggiunto Gobbi - è una sua opinione, non quella del Tribunale d'appello». A fine incontro ha infatti puntualizzato ai media ticinesi che «la facoltà di nomina spetta alla Magistratura, la quale deve però anche sottostare alle direttive e ai regolamenti che valgono per qualunque dipendente dello Stato, garantendo la parità di trattamento nel personale».
Gobbi, ad ogni modo, si è detto disposto a favorire una maggiore indipendenza dell'istituzione. Ma - ha chiarito - «servono strutture interne che siano in grado di supportare i magistrati in vari ambiti: dalla logistica al personale, passando per le finanze». Piuttosto che di autonomia finanziaria, per il direttore del DI si tratta di assicurare quella organizzativa e operativa.
Infatti, si dovrebbe puntare a potenziare le risorse. A riguardo sono state inoltrate richieste per tre divisioni all'interno della catena penale. «Un magistrato in più per la Pretura penale» per alleggerire il carico di lavoro e limitare i ritardi; per il Ministero pubblico, «tre persone in più» ossia «un segretario giudiziario e due funzionari amministrativi»; per la Corte di appello e di revisione penale (CARP) «sono stati richiesti due cancellieri e mezzo, uno dei quali recuperato grazie ad alcuni spostamenti interni», ha dichiarato al Cdt. Per la questione logistica del CARP ha aggiunto che è in corso una discussione con i Comuni «per avere il loro supporto», data la richiesta della Giustizia sul loro territorio.
E per quanto riguarda la bocciatura dell'acquisto dello stabile EFG. «Preferisco puntare sulle risorse - ha commentato - il lavoro viene fatto dalle persone e non dagli spazi». «Quando saranno fatti tutti gli sforzi capiremo come mettere a disposizione le risorse finanziarie per assumere nuovo personale».
Dall'incontro è emerso infine la necessità di una maggiore collaborazione tra le parti. Gobbi auspica «che i tre poteri dello Stato possano lavorare insieme».