Il Dt: «Sarà sostituita dalla 514. Concretamente saranno tre le fermate a saltare».
BALERNA - Continua a far discutere il Progetto d'orario 2025 diffuso qualche settimana fa dal Dipartimento del territorio. In particolare la soppressione della linea 518 (Morbio Inferiore – Balerna – Novazzano – Ligornetto – Stabio).
«Solo tre fermate soppresse» - Ora arriva la precisazione del Dt che in una nota pubblicata giovedì scrive: «In realtà tra Morbio Inferiore Serfontana e il comparto della stazione di Balerna l’attuale linea 518 continuerà a circolare con i medesimi orari di oggi ma con il numero di linea 514, ritenuto inoltre che gran parte del percorso della linea è assicurato anche da altre due linee (517 e 523)». Nessuna soppressione, dunque, stando al Dt che continua: «Gli abitanti di Stabio, Genestrerio e Ligornetto intenzionati a recarsi al Serfontana potranno utilizzare la linea 523 fino a Mendrisio e poi proseguire con la linea 2 dell’AMSA. Da Stabio è inoltre già oggi possibile recarsi al Serfontana anche tramite la combinazione della linea Tilo S40/S50 con la linea 2 dell’AMSA, con un tempo di percorrenza di soli 22 minuti».
Sostanzialmente saranno soppresse «tre fermate del comune di Balerna»: “Via Sottobisio”, “Via Motta” e “Industrie” che quindi non saranno più servite da alcuna linea di trasporto pubblico. Stando ai rilievi effettuati dal Dt oggi queste fermate vengono utilizzate in media da otto a undici passeggeri al giorno.
Si risparmiano 2,5 milioni - E nonostante lo scorso 3 giugno siano stati stanziati oltre 462 milioni di franchi a beneficio del settore pubblico, con un importo sovrapponibile a quello precedente, viene evidenziato che il Progetto d'orario produrrà un notevole risparmio finanziario. «Complessivamente sono state proposte riduzioni di offerta che toccano 26 linee di trasporto pubblico su gomma per un risparmio complessivo lordo, tra Cantone e Comuni, di circa 2,5 milioni di franchi. Il potenziale di risparmio dato dalla modifica della linea 518 è importante e ammonta a circa fr. 500'000 annui».
Ad ogni modo, c'è da attendere il verdetto del Consiglio di Stato che si esprimerà alla fine di giugno.