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CANTONEMesi di attesa per i documenti: «Siamo al limite»

25.07.24 - 07:33
Il console generale d’Italia Gabriele Meucci fa il punto sulla situazione del consolato di Lugano.
Davide Giordano
Mesi di attesa per i documenti: «Siamo al limite»
Il console generale d’Italia Gabriele Meucci fa il punto sulla situazione del consolato di Lugano.

LUGANO - Due cifre, forse più di tutte, mostrano l’aumento del lavoro che, in poco tempo, è “piombato” sulle spalle del Consolato italiano di Lugano: nei primi mesi del 2024 le richieste Aire (Anagrafe italiani residenti all'estero) hanno visto un incremento del 400%. I numeri, come spiegano da via Pelli, hanno creato un ingolfamento che ha allungato in maniera considerevole i tempi di attesa per la richiesta dei documenti, in particolare il passaporto. Così, anche alla luce delle diverse lamentele manifestate (via mail alla nostra redazione e sulla pagina Google del Consolato), il console generale d’Italia Gabriele Meucci, intervistato da Tio/20min, fa il punto della situazione e consiglia alla comunità italiana, oggi composta da oltre 128'000 persone, di controllare la scadenza dei propri documenti «con un certo anticipo» e di «muoversi per tempo».

A cosa è dovuto un aumento così importante?
«Negli ultimi giorni del 2023, il Parlamento ha votato la legge finanziaria, inserendo un po’ all’ultimo una norma: chi non si iscrive all’Aire, pur essendosi trasferito, rischia 1’000 euro di multa per ogni anno di omessa iscrizione negli ultimi cinque. Non è retroattiva e, sulla carta, è valida dal 1 gennaio 2024. In più, è prevista la comunicazione automatica all’Agenzia delle entrate da parte del Comune di ultima residenza in Italia per eventuali accertamenti fiscali su residenze fittizie. Per ora, però, non si sa ancora come funzioneranno le procedure».

Di conseguenza, come sono cambiati i tempi d’attesa?
«C’è stato un po’ di “panico”, sebbene ci siano tutti e 12 i mesi del 2024 per iscriversi. Di conseguenza, si è creato un ingolfamento che stiamo smaltendo. Di solito, la domanda d’iscrizione veniva evasa in tre settimane. Ora, per via dell’imbuto, l’attesa è di 60 giorni».

In generale, le pratiche consolari sono cresciute molto negli ultimi 12 mesi?
«Abbiamo registrato un grande balzo in avanti, soprattutto lo scorso anno».

Sono stati segnalati alcuni problemi relativi al portale di prenotazione…
«Non possiamo intervenire in nessun modo. È centralizzato e segue tutti i consolati italiani sparsi nel mondo. Noi stessi siamo “disperati” tanto quanto i nostri connazionali».

Diverse lamentele, ricevute dalla nostra redazione e presenti sulla pagina Google del Consolato, riguardano i tempi d’attesa per i passaporti…
«Al momento, si aggirano attorno ai 3-4 mesi. Di solito, il 10% delle persone, in alcuni casi il 20%, prenota l’appuntamento e poi non si presenta. Quindi, abbiamo deciso di accettare le richieste anche in “overbooking”. Qui abbiamo i macchinari per stampare il documento: quindi, chi entra con l’appuntamento, esce con il passaporto. Non lasciamo nessuno senza. E per le urgenze c’è uno sportello dedicato. Purtroppo, abbiamo solo 14 addetti che si occupano dei servizi consolari. Il personale è diminuito di due unità e non ci sono fondi per assumere nessuno. Siamo un po’ al limite».

E per le carte d’identità la situazione è diversa?
«Da quando sono state introdotte quelle elettroniche, tutte prodotte dalla Zecca dello Stato a Roma, abbiamo avuto un picco di richieste: sono di fatto raddoppiate. Qui noi facciamo solo da “tramite”: registriamo i dati biometrici, poi la carta d'identità arriva ai diretti interessati. Peraltro, i paesi di residenza normalmente rilasciano ai residenti stranieri la carta di identità, ma questo non avviene in Svizzera, dove gli stranieri sono obbligati a ricevere il documento di identità nazionale dal proprio consolato. Da qui la forte pressione sui nostri uffici. È bene ricordare, però, che all'estero la carta di identità non è un documento necessario o indispensabile. Il passaporto invece lo è».

Qual è il consiglio?
«Prima avevamo quattro uffici (Chiasso, Lugano, Locarno e Bellinzona) e una rete di corrispondenti consolari. Inoltre, la comunità italiana era ferma a 70’000. Oggi, abbiamo un solo ufficio e i residenti sono più di 128'000. La situazione, quindi, è ben diversa. Di conseguenza, è meglio muoversi con un certo anticipo, in particolare verificando la correttezza dei dati Aire e la data di scadenza del passaporto: quest’ultimo può essere rinnovato fino a sei mesi prima. Infine, è buona cosa verificare spesso il portale perché si aggiorna in modo automatico quando le persone cancellano».

L’informatizzazione ha snellito i tempi d’attesa?
«Una premessa: noi abbiamo il compito di condurre alcuni controlli preventivi e verificare, per esempio, se lo stato civile risulta aggiornato e il matrimonio trascritto. Ecco, non tutte le verifiche vanno a buon fine. Di recente, abbiamo trattato un caso di un signore nato nel ghetto di Varsavia: nessuno sa dove sia finito il suo certificato. In generale, prima diverse questioni si risolvevano più facilmente senza l’informatica. Oggi, se il sistema non consente di cliccare il tasto “stampa passaporto”, non c’è verso di riuscirci».

Sono sempre di più i residenti italiani in Ticino. Come è cambiata l’immigrazione?
«Quella degli anni Cinquanta era magari operaia, composta da persone che emigravano per sopperire a bisogni essenziali di lavoro. Oggi la chiamano “mobilità europea”: per la maggior parte sono giovani e laureati che si spostano per migliori condizioni di vita e lavoro. L’assistenza di cui necessitano, quindi, è diversa. La richiesta, però, è sempre la stessa: avere servizi i più efficienti possibili».

I numeri - Nei primi cinque mesi del 2024, il Consolato generale d’Italia a Lugano ha rilasciato 3290 passaporti, un incremento del 6,3% rispetto a maggio 2023 (3095). L’aumento, nello stesso lasso di tempo, è ancora maggiore per le carte d’identità: +32% (2187 contro le 1658 di maggio 2023). Il raffronto fra 2022 e 2023 è ancora più “imponente: in dodici mese sono stati rilasciati 2279 passaporti in più (da 5089 nel 2022 a 7368 nel 2023) e 1156 carte d’identità in più (da 2793 a 3949).

«Abbattiamo le liste d'attesa» - «Ci sono oltre 7 milioni di italiani iscritti all'AIRE. Oggi cominciamo a dargli le risposte che aspettano da tempo». A dirlo, in un intervento alla camera, il parlamentare PD eletto all'estero Toni Ricciardi (che vive e lavora a Ginevra). L'occasione è stata la discussione generale sulla proposta di legge relativa alla destinazione agli uffici diplomatici e consolari di quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all'estero. «Finalmente, interveniamo sulle liste d'attesa per l'ottenimento del passaporto, introducendo un criterio di produttività nella PA: fino a oggi, infatti, per gli italiani che vivono all'estero si tratta di aspettare almeno nove mesi presso un ufficio consolare prima di avere l'agognato documento. Da oggi in poi con il criterio di produttività più passaporti saranno erogati, più risorse la sede consolare riceverà direttamente ogni trimestre, più si avranno risorse per migliorare i servizi e più si ridurranno le liste d'attesa».

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COMMENTI
 

Kayakista 3 mesi fa su tio
Tutta la Svizzera conta 7 milioni di abitanti e voi scrivete:"Ci sono oltre 7 milioni di italiani iscritti all'AIRE". Qualquandra non cosa

SkyFrank 3 mesi fa su tio
Il 9 gennaio 2024 ho riservato on-line (unico metodo disponibile) un appuntamento per richiedere le carte d'identità ormai scadute. Ho scelto il primo appuntamento libero nel calendario online, ovvero il 24 settembre 2024!! In nove mesi si fa un bambino.

Rosso Blu 3 mesi fa su tio
Forse funzionano a "gettoni". Ormai si sa che non è perché sono sul territorio Elvetico essi siano più rapidi. Piattaforma, informatica e problemi tecnici sono ottime scuse sull'andamento lavorativo ed efficienza. Portate pazienza e abbiate ... fede

Big Luca 3 mesi fa su tio
Da cittadino con doppia cittadinanza (italiano e svizzero), posso solo confermare il netto divario tra l'efficienza e disponibilità dell'Amministrazione Pubblica elvetica e quella da Terzo Mondo italiana. Fa specie oltretutto che lo Stato italiano risparmi sui servizi ai cittadini, quando a Roma e Bruxelles i parlamentari italiani sono i meglio stipnediati (Eur.12'000 mensili), senza parlare del cosiddetto "vitalizio", intoccabile "diritto dovuto" (Euro 5'500), il quale matura già dopo la metà + 1 giorno di una legislatura...... Vergognoso !

Gimmi 3 mesi fa su tio
Risposta a Big Luca
Concordo al 100%,tra l'altro vanno a Bruxelles solo per il loro interessi personali ,in quanto dei veri problemi della gente,non glie ne frega un tubo!Vergognoso!

cle72 3 mesi fa su tio
Risposta a Big Luca
Fai una bella cosa il passaporto italiano, lascialo visto che parli di terzo mondo. Io nel mio vivere il consolato italiano, non ho mai avuto problemi, anzi una volta mi sono accorto all'ultimo che avevo il passaporto scaduto. Mi hanno fatto il rinnovo, nel giorno di chiusura al pubblico, così facendo ho perso solo un giorno di ferie al mare. A volte basta saper parlare e chiedere con gentilezza e si ottiene aiuto. Per il resto, vista la mole eccezionale, basta muoversi prima.

Nikko 3 mesi fa su tio
Risposta a cle72
Un pochino ha ragione lei ma è innegabile che uno dei grossi problemi italiani è l’abnorme burocrazia elefantiaca che complica a dismisura anche le pratiche più semplici…

Nikko 3 mesi fa su tio
Risposta a cle72
A conferma di quanto scritto sopra, andate a leggere sul sito del consolato di Lugano i criteri di accettazione delle foto per passaporti e carte d’identità… una pletora di “foto non valida” per dettagli ridicoli e insignificanti, assolutamente irrilevanti per la riconoscibilità del proprietario del documento…

Nikko 3 mesi fa su tio
Risposta a cle72
Per di più, con tutti i mezzi moderni a disposizione, all’appuntamento si devono portare personalmente al consolato le foto ancora stampate su carta fotografica… e quindi si è costretti ad utilizzare i box delle foto istantanee (di solito con esiti da film dell’orrore), oppure recarsi presso un fotografo, con una spesa non indifferente…

Nikko 3 mesi fa su tio
Risposta a cle72
Per rifare la patente vecchia, cartacea, in Ticino ho potuto fare tutto online, spedendo una foto scattata con il telefonino, rispettando ovviamente alcuni criteri di base importanti… e dopo una settimana è arrivata a casa la nuova patente…

Mr.Angus 3 mesi fa su tio
Risposta a cle72
È proprio così ho fatto ormai diversi anni fa. Restituito con piacere…caso mai lo stato italiano si inventi qualche legislazione per tassare i residenti all’estero. Buona fortuna cle72 che Dio ti accompagni 😀

Gimmi 3 mesi fa su tio
Dei miei amici,ci hanno impiegato 2 settimane,per riuscire ad accedere online per fare la nuova carta d'identitá,prenotato a fine aprile,primo appuntamento disponibile ,metá dicembre 2024!!!

Mr.Angus 3 mesi fa su tio
Secondo il rilevamento cantonale nel 2022 in Ticino erano residenti 354’000 persone di cui 255’000 svizzeri e 99’000 stranieri. Non credo dunque che i numeri di 120mila italiani sia veritiero…sarà piuttosto un dato nazionale e dunque poi sono suddivisi anche sugli altri consolati, Zurigo, Berna, Ginevra,… Nel 2021 si contavano circa 60mila italiani residenti in Ticino. Partendo dal presupposto che il documento ha una scadenza di 10 anni, vuole dire una mole di 6’000 rinnovi annui spalmati su 240 giorni lavorativi e cioè 25 per giorno. Per gli svizzeri ci sono invece 5 centri di registrazione per appunto 255mila persone. Dunque 25’500 richieste annue su 5 centri, sono 5’500 richieste per centro su 240 giorni e cioè 21 richieste giornaliere. Infine come fanno ad evadere le richieste in Ticino per i residenti in Svizzera nell’arco di una settimana, mentre i cugini italiani ci mettono sei mesi se tutto va bene? Scusate l’analisi a freddo, ma credo meritasse una riflessione e mi scuso se ho semplificato la situazione, ma non non ho intravvisto altre discriminanti da considerare. 😊

PHS 3 mesi fa su tio
Risposta a Mr.Angus
Probabilmente lui calcola anche quelli con doppia nazionalità (e sono persuaso che non sono pochi) mentre noi li consideriamo come svizzeri. Potrebbe essere una spiegazione della differenza tra le due cifre. Ma il tuo ragionamento non cambia...

Flet 3 mesi fa su tio
Troppi!

Pippopeppo 3 mesi fa su tio
non solo il consolato funziona così, ma tutta la nazione

Mike 3 mesi fa su tio
Di cosa si lamentano? qui hai tutto !! lo stato italiano neanche aiuta i propri cittadini sé ne fregano questa e la realtà !!!

marameomarameo 3 mesi fa su tio
Avete mai avuto a che fare con il consolato italiano io per avere qualcuno al telefono ci ho messo solo 11 giorni quindi

Mr.Angus 3 mesi fa su tio
Rifatto la carta d’identità svizzera a Mendrisio. Prenotato l’appuntamento e mi hanno accolto ancora la stessa settimana. Il documento è arrivato per raccomandata il lunedì successivo. Questo è un vero servizio!

Koblet69 3 mesi fa su tio
si ma...lamentarsi con Tio sui disservizi di uno stato estero???? lamentatevi con le testate giornalistiche italiane

centauro 3 mesi fa su tio
Risposta a Koblet69
Perché no?! Come scritto nell'articolo in Ticino ci sono 120.000 persone con passaporto italiano, pertanto questo è un argomento pienamente di interesse nella realtà cantonale.

Rigel 3 mesi fa su tio
Risposta a Koblet69
Tio credo sia stato pensato x tutti i residenti in Ticino, quindi anche x gli italiani domiciliati nel nostro Cantone. Non due gatti, ma 128'000 persone che vivono, lavorano, pagano le tasse, mandano i loro figli a scuola qui...

Koblet69 3 mesi fa su tio
Risposta a Rigel
lodevole per goloso che lavorano e pagano le tasse, ma abbiamo anche molti doppiopassaportisti senza patria che nn lavorano e sfruttano appunto quello rosso per beneficiare degli aiuti ( AI ecc..) e continuare a vivacchiare qui
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