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LUGANO«Cosa fare contro la Popilia japonica, il coleottero che infesta l'ambiente?»

04.07.24 - 09:18
Comparso in Ticino nel 2017, si nutre di oltre 300 piante e rappresenta un pericolo
Gruppo La Sinistra
Fonte Gruppo La Sinistra
«Cosa fare contro la Popilia japonica, il coleottero che infesta l'ambiente?»
Comparso in Ticino nel 2017, si nutre di oltre 300 piante e rappresenta un pericolo

LUGANO - La Popillia japonica, il coleottero giapponese vorace e che si nutre di oltre 300 piante, continua a rappresentare una minaccia per l'ambiente. Proprio per questo motivo, e in considerazione del fatto che è comparso per la prima volta in Ticino nel 2017, il Gruppo La Sinistra ha presentato un'interrogazione per chiedere cosa si stia facendo.

«Dalla sua comparsa in Ticino, nel 2017, il coleottero giapponese si è diffuso sempre di più e rappresenta una grave minaccia per l'ambiente, i privati e i loro giardini nonché per le attività economiche del settore primario generando danni per milioni di franchi», la premessa.

Cosa si è fatto - L’Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) «esorta tutti a prestare particolare attenzione a questo coleottero a causa della sua grande nocività e la possibilità di causare ingenti danni. I primi individui hanno raggiunto il Ticino e il Mendrisiotto nel 2017 spostandosi anno dopo anno sempre più verso nord. Il Cantone ha posato delle trappole feromoniche in alcune parti del territorio comunale e in altri comuni del Sottoceneri come strumento di monitoraggio. Il territorio comunale è già da anni toccato da questo coleottero ma la situazione con il passare del tempo peggiora sempre di più. Basti vedere il Piano Casoro e la zona di Lugano sud e si noteranno in questo periodo piante devastate e sciami di questi mangiatori lasciati liberi di scorrazzare incontrastati. In Svizzera interna la questione è presa molto sul serio e le autorità cantonali e comunali investono molte risorse in misure di contrasto In Ticino purtroppo, cantone maggiormente colpito, sembra quasi che il problema non esista», la conclusione dell'analisi sul fenomeno.

Le domande - Da qui le richieste per capire innanzitutto se il Municipio è consapevole della minaccia che rappresenta questo animale per l’ambiente, i privati e le attività economiche. E naturalmente comprendere quali azioni siano in atto per contrastare questo parassita. Necessario dunque capire quali possono essere gli strumenti ritenuti maggiormente efficaci secondo le esperienze attuali nei diversi paesi e se siano applicate anche in Ticino. Scendendo poi nel dettaglio ci si interroga se il Comune abbia una mappatura dei focolai di questo parassita sul territorio cittadino e se esiste una collaborazione con il Cantone sul tema. Infine si domanda quale siano i costi attualmente sostenuti dal Comune per le misure di contrasto alle specie neofite e se sono previsti finanziamenti futuri per intensificare le attività di controllo e prevenzione

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