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CANTONEValmaggia, il PLR: «Investire massicciamente nella prevenzione»

04.07.24 - 16:45
«Nel nostro Paese le regioni di montagna devono avere pari dignità ed essere trattate allo stesso modo rispetto alle regioni urbane»
Foto TiPress
Fonte PLR
Valmaggia, il PLR: «Investire massicciamente nella prevenzione»
«Nel nostro Paese le regioni di montagna devono avere pari dignità ed essere trattate allo stesso modo rispetto alle regioni urbane»

CAMORINO - «Il PLR si distanzia anche dalle conclusioni affrettate di alcuni commentatori, secondo i quali alcune regioni di montagna hanno ormai il destino segnato e occorre accettare il loro abbandono. Nel nostro Paese le regioni di montagna devono avere pari dignità ed essere trattate allo stesso modo rispetto alle regioni urbane: anche al loro ruolo complementare, nonché al grande patrimonio naturalistico, culturale, storico, socioeconomico, turistico e antropologico».

Così un passaggio della nota del partito che «esprime nuovamente la propria solidale vicinanza agli abitanti e alle autorità delle zone alluvionate – in particolare all’Alta Vallemaggia (ma il pensiero è evidentemente rivolto anche alla Mesolcina) – e ringrazia di cuore tutti gli enti di pronto intervento, ancora impegnati nel doloroso lavoro di ricerca dei dispersi e nel garantire alla popolazione l’accesso ai servizi di base».

Passata l’emergenza – peraltro ancora in corso – «bisogna reagire e guardare avanti, al difficile lavoro di ricostruzione, certo, ma anche alla pianificazione di quello che sarà il futuro delle zone alluvionate e non solo. Perché se da questa tragedia vogliamo ripartire, è il momento di agire, coinvolgendo in primo luogo gli attori locali».

Per i Liberi radicali è evidente che «i piccoli Comuni delle nostre Valli non possono affrontare da soli i costi derivanti da questi eventi catastrofici. È quindi necessaria una nuova strategia di collaborazione e protezione della popolazione, con l’impiego di forze militari e mezzi tecnici per gestire le emergenze, soprattutto nell’arco alpino, nonché gli enormi sforzi di ricostruzione e premunizione».

E insiste già sin d’ora su alcuni fattori chiave, come «proseguire e confermare la rapida erogazione degli aiuti in modo mirato e non burocratico da parte di Cantone e Confederazione e promuovere l’apertura di un canale privilegiato per eventuali crediti ricostruzione (come l’iniziativa di BancaStato) per privati e aziende (aiuti mirati per rilancio e ripresa delle attività)».

Il partito propone anche di «impostare una rapida delibera tecnica (permessi e autorizzazioni) per i lavori di sgombero e ricostruzione e dare la priorità alla ricostruzione, alle opere di protezione e all’estrazione di inerti dai greti dei fiumi a titolo preventivo, rispetto agli ostacoli ricorsuali delle associazioni ambientaliste, anche a tutela dei collegamenti Nord-Sud».

Fra le altre cose che dovranno essere prioritarie, ci sono anche degli investimenti massicci «nella prevenzione, privilegiando le opere di cura del territorio» e «investire al più presto su tecnologie come il sistema d’allarme per la popolazione “Cell Broadcast”, come chiesto dalla Mozione Riniker».

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