L'Ufficio federale delle strade rassicura: «È stato un evento meteo straordinario»
«Ma la manutenzione, la sorveglianza e la vuotatura di queste vasche situate a Capolago spetta al Consorzio Manutenzione Arginature Medio Mendrisiotto»
BELLINZONA - In tanti, di fronte alle immagini del fango scivolato ieri sull'A2, si sono affrettati a dire che non ricordavano un fatto simile nemmeno andando indietro con la memoria di dieci anni. In effetti bisogna tornare al 2011 per rintracciare nelle cronache l'interruzione dell'autostrada A2 a causa di una certa non trascurabile quantità di poltiglia venuta giù dalla montagna.
L'USTRA, nel 2018, era anche intervenuta per frenare gli inconvenienti della discesa di terra e detriti dalle "Ove di Capolago", cercando di migliorare la capienza delle vasche naturali di contenimento di quei materiali. L'episodio di ieri, però, pone subito una questione: sono sufficientemente capienti quelle vasche alla luce non solo di quanto è accaduto, ma anche di fronte a fenomeni temporaleschi sempre più violenti e che ricorrono con maggiore assiduità rispetto al passato?
Lo abbiamo chiesto proprio all'Ufficio federale delle strade, che a TIO assicura che «le vasche naturali che contengono il materiale che scende a valle lungo i riali posizionate accanto all’autostrada sono adeguatamente dimensionate per contenere questo materiale». Cosa non ha funzionato ieri allora? «Ieri - affermano da USTRA - da una sola vasca (sulle dieci presenti) è uscito un po’ di fango che ha raggiunto l’autostrada: a fronte dell’evento meteorologico straordinario, le vasche hanno mostrato il loro corretto funzionamento» aggiungono.
I lavori svolti in passato - «committente CMAMM, Consorzio Manutenzione Arginature Medio Mendrisiotto, specifica sempre USTRA - hanno riguardato «la miglioria della capienza delle vasche di contenimento e la miglioria dell’alveo delle Ove per ridurne la loro erosione». USTRA aggiunge che «in complemento è stato migliorato il retro muro di controriva per favorire un miglior contenimento e migliorare la captazione e infiltrazione delle acque».
Viene da chiedersi comunque quali interventi siano stati fatti nel corso degli ultimi mesi, anche i più recenti, per prevenire eventuali cadute di detriti sui tratti più a rischio del tracciato autostradale in questione. USTRA afferma che «la manutenzione, la sorveglianza e la vuotatura di queste vasche situate a Capolago spetta al Consorzio Manutenzione Arginature del Medio Mendrisiotto (CMAMM)». Il suo direttore, Edio Cavadini, spiegando quello che si è verificato ieri, assicura che la situazione è precipitata «con la bomba d'acqua delle 13:30. Al mattino ero stato su io e non c'era niente» afferma.
E racconta che «siamo stati su fino alle otto di sera per svuotare la vasca numero 2 e la 9» e che - su ordine del geologo del cantone - «stiamo provvedendo a vuotare anche la 1. I lavori andranno avanti tutta la settimana, anche perché - aggiunge - le previsioni per sabato e domenica non mi sembrano molto belle».
Riguardo invece alle verifiche effettuate ieri dai tecnici USTRA sulla parete dove si è verificato il riversamento, giungono rassicurazioni: «Allo stato attuale non sussistono pericoli» rende noto l'Ufficio federale delle strade.