Compensi dei grandi artisti, sicurezza e tecnologia sono le voci principali che fanno lievitare i costi
BELLINZONA - Sono ormai lontani i tempi in cui per vedere da vicino il proprio artista e conquistare un posticino sotto il palco bisognava mettere in conto estenuanti attese sotto il sole - o la pioggia - con il rischio di arrivare all'inizio dello show così stanchi da non godersi neanche l’evento.
Ormai da anni con i biglietti a ingresso privilegiato, ticket vip o tagliandi per il famigerato “pit” (la buca, ovvero un’area a ridosso dello stage), si può arrivare anche a concerto quasi iniziato e ritrovarsi, se non proprio sotto il palco, nell’area comunque transennata più a contatto con gli artisti.
I dati - Questo è solo un elemento che ha portato i prezzi dei biglietti - non di tutti i biglietti ma soprattutto di quelli delle grandi star - a crescere. Sia nei settori numerati che nel parterre, i prezzi sono infatti schizzati verso l'alto. E come certificato dalla Swiss Music Promoters Association (SMPA), i prezzi per concerti e festival musicali hanno raggiunto un nuovo massimo nel 2023 con un costo medio salito a 89,86 franchi, il 3,9% in più rispetto all'anno precedente.
L'esperto spiega - Tanti i motivi. A partire «dai cachet richiesti dagli artisti, soprattutto quelli più famosi - ci spiega Gabriele Censi, organizzatore di Castle on Air - Ormai da tempo i dischi non si vendono più e gli eventi live sono diventati la prima fonte di introiti per i musicisti che dunque vanno sempre più spesso in tour. Toru che ormai hanno costi molto più elevati rispetto al passato. A partire dalle esigenze tecnologiche e di effettistica che abbondano in ogni show e che richiedono investimenti maggiori per i promoter a livello di organizzazione».
Ci sono poi altri fattori come «quello legato alla sicurezza. Tanti anni fa non era un elemento così importante mentre oggi è cruciale. Basti pensare alla meteo sempre più imprevedibile che costringe, giustamente, a garantire strutture adeguate anche in condizioni avverse. Anche di recente a Castle on air metà degli appuntamenti sarebbero stati annullati se non fossimo stati attrezzati a dovere», spiega Censi.
Le scelte - E poi a ogni promoter spetta, visti questi costi da considerare, «valutare i prezzi da applicare, considerando tutto quanto. Noi abbiamo puntato a presentare serate con prezzi popolari a 35 franchi, una serata gratis e una a prezzo più alto, quando sono arrivati gli Europe», spiega Censi. E poi c’è il pubblico che «spesso pensa che per noi il guadagno sia alto visto che spendono molto. Ma non è così, considerando gli aspetti spiegati. È vero inoltre che oggi ognuno vuole poi avere un’esperienza super personalizzata e da ciò deriva anche l’offerta dei più svariati tipi di biglietti, specie nei grandi eventi», conclude Censi. Situazioni a volte al limite che spingono le persone, pur di "esserci" anche a comprare i cosiddetti biglietti «a visuale limitata», ovvero in punti dello stadio o dei palazzetti dove il palco è visibile solo in parte perché ostruito o troppo laterale.
Il mercato - Tornando ai dati anche il numero di eventi e le vendite dei festival lo scorso anno sono stati da record. La SMPA ha contato un totale di 2754 festival ed eventi, quasi un quinto in più rispetto all'anno precedente. Il fatturato lordo è aumentato notevolmente, di un quarto, raggiungendo i 478,4 milioni di franchi. Nonostante l'aumento degli eventi, il numero complessivo di spettatori non ha ancora raggiunto il livello pre-pandemia.
L'intervento - Argomento ben noto, quello del costo dei biglietti anche a Dani Büchi (patron di Moon&Stars). «Va innanzitutto detto come i prezzi dei biglietti siano aumentati solo leggermente negli ultimi anni - è l'esordio di Büchi - Allo stesso tempo, però, abbiamo costi significativamente più elevati per l'intera infrastruttura, la tecnologia e la produzione, necessaria dietro a ogni evento. E naturalmente sono aumentati anche i compensi per gli artisti». Da ciò deriva ovviamente il fatto che «tale insieme di elementi porta a incrementi nei costi delle tournée degli artisti e dunque anche per i festival che li ospita. Nel nostro caso, gli eventi speciali, in particolare, sono molto ricercati e ben venduti al Moon&Stars. Ce n'è per tutti i gusti e la domanda è in costante aumento», conclude Dani Büchi