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CANTONERitmi di lavoro estenuanti, in fuga dall'autopostale

07.08.24 - 07:31
Disponibili fino a 14 ore al giorno, gli autisti sono stanchi e decidono di andarsene. I sindacati: «Il problema è nazionale».
Davide Giordano tio/20min
Ritmi di lavoro estenuanti, in fuga dall'autopostale
Disponibili fino a 14 ore al giorno, gli autisti sono stanchi e decidono di andarsene. I sindacati: «Il problema è nazionale».
La replica di AutoPostale: «Al lavoro per rendere gli orari di servizio più attrattivi».

BELLINZONA - Dura vita quella dei conducenti di bus e autopostali, confrontati tutti i giorni con traffico, cantieri, disagi da maltempo, conducenti di auto in preda a nevrosi, pedoni distratti e ciclisti invadenti. Se a tutto ciò aggiungiamo ritmi di lavoro estenuanti, turni con poche ore di riposo, pause inserite a casaccio ecco che si finisce per sbroccare. Ed è quello che sta succedendo tra gi autisti di AutoPostale.

Lo sfogo di un conducente - Qualcuno ha deciso di abbandonare il lavoro e puntare su altre realtà professionali. Motivo di tanta insoddisfazione sono i ritmi di lavoro: «Abbiamo solo sei giorni liberi al mese, in sostanza un giorno a settimana e un weekend di riposo nell’arco di un mese. Come si può lavorare con questi ritmi? C’è gente che lavora fino a otto giorni di fila per poi avere un giorno solo di riposo» si sfoga un conducente puntando il dito contro una direzione che impone turni serrati che non lasciano respirare, e con tempi morti tra un turno e l’altro. «Ho iniziato a lavorare alle 7.00 e terminerò alle 20.00. Sarò impegnato per 13 ore. Ho quattro ore di pausa, e lavorerò per otto ore, ma in quelle quattro ore di pausa cosa faccio? Chi abita a Lugano se ne va a casa a riposare, ma per chi abita lontano non conviene, e allora resta negli uffici del deposito a fare nulla, in attesa di riprendere il turno. E domani mattina si ricomincia alle 5.00. Smettendo alle 20.00 e riprendendo alle 5.00, vengono sì rispettate le nove ore di riposo, ma fintanto che arrivi a casa e ti fai la doccia le nove ore si sono già ridotte. Neanche il tempo di goderti la famiglia che devi andare subito a dormire».

Molti scelgono di lasciare - Una situazione di cui sono ben consapevoli i sindacati, rappresentanti i conducenti di Autopostale. A confermarlo è Marco Forte di syndicom: «Purtroppo gli autisti lavorano in condizioni molto difficili: devono essere a disposizione fino a 14 ore al giorno per poi lavorarne la metà. Devono quindi garantire una grande disponibilità e al tempo stesso hanno pochi giorni di libero al mese. Questo si ripercuote sull’equilibrio famiglia-lavoro, nonché sulla loro salute. Infine, dai sondaggi svolti negli scorsi mesi è emerso che il problema non è solo ticinese, ma si riscontra a livello nazionale». Molti dunque scelgono di lasciare, altri rimangono «con grandi sforzi e sacrifici». Stimare quanti scelgano di intraprendere un'altra strada è però difficile, spiega Forte: «Non abbiamo dati certi, anche perché le assunzioni sono gestite da datori di lavoro misti, AutoPostale e privati».

Intanto i sindacati sono all'opera. «Per migliorare le condizioni lavorative, riteniamo necessaria una modifica della legge di riferimento». E conclude: «Come sindacato, stiamo concentrando i nostri sforzi per avviare una discussione su una revisione legislativa che tuteli realmente la salute dei conducenti».

AutoPostale: «Licenziamenti? Casi isolati» - Stando ai dati di AutoPostale, «i casi di disdetta da parte dei collaboratori sono stabili rispetto al 2023 e si tratta di casi isolati», commenta il portavoce Ben Küchler contattato da tio/20 Minuti. E per quanto riguarda il Ticino: «Complessivamente su circa 220 unità, sono stati una decina i licenziamenti. Cifra che coincide con la media nazionale».

AutoPostale, dal canto suo, è consapevole che per i collaboratori è importante «avere un buon rapporto fra turni di servizio e tempo di lavoro accreditato». Per questo negli ultimi anni «sono state adottate diverse misure». Tra le altre, nel 2019 è stato intensificato e sistematizzato «il coinvolgimento delle Commissioni del Personale (CoPe)». E nel 2023 «è stato introdotta la Disposizione Automatica del Personale (DAP), che permette di pianificare l'impiego dei collaboratori secondo necessità e desideri. In Ticino - continua il portavoce - è stata introdotta la DAP mensile nei depositi di Tesserete, nel dicembre 2022, e Lugano, nel dicembre del 2023. In quello di Taverne è prevista verosimilmente entro la fine di quest'anno. Mentre a Bellinzona, sempre a partire dal prossimo dicembre, sarà introdotta la DAP annuale». Per rendere poi più attrattivi i piani di servizio, è stato recentemente studiato «un nuovo approccio» grazie a «un gruppo di lavoro composto da conducenti, disponenti, pianificatori d’esercizio e responsabili d’esercizio».

Küchler ammette però che non tutti i depositi sono uguali. «Vi sono tuttora servizi che prevedono più pause al loro interno e che, per tale motivo, prevedono turni di servizio prolungati e con tempi di lavoro accreditati relativamente ridotti. Situazioni generate dall'offerta oraria del trasporto pubblico e ammesse dalla Legge sulla durata del lavoro (LDL), alla quale i trasporti pubblici sono assoggettati». E conclude: «In Ticino, i turni di servizio con una durata superiore alle 13 ore, corrispondono indicativamente al 3% di tutti i piani di lavoro».

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COMMENTI
 

F/A-19 3 mesi fa su tio
In giro vuoti , qualche corsa in meno e sarebbero contenti tutti.

swisshornet11 3 mesi fa su tio
concordo con quanto scritto da tschädere.... il lavoro a turni è così... prendere o lasciare.... come lamentarsi delle campane se si compera una casa sotto la chiesa o lamentarsi del rumore degli aerei se si compera una casa a fianco di una pista di decollo... P.S: lavoro anche io a turni, mi capita regolarmente di terminare il lavoro alle 19:00 e riprenderlo alle 04:00 del giorno seguente... l'ho scelto io quindi.... se si vuole la bicicletta si pedala altrimenti non la si usa :-)

Cacos1 3 mesi fa su tio
Risposta a swisshornet11
E quando le chiederanno di mettersi a 45 gradi cosa fa , l'ha scelto lei , no.

swisshornet11 3 mesi fa su tio
Risposta a Cacos1
collega il tuo cervello alla tastiera poi pigia i tasti pf grazie

Massimo2023 3 mesi fa su tio
Risposta a swisshornet11
mi sa che il cervello devi collegarlo tu... il lavoro a turni non giustifica lavorare su 24h spezzando ogni 2 e la casa sotto la chiesa non giustifica che il parroco suoni a tutto gas ogni 30 secondi. La logica del più forte lasciatela nel far west, grazie.

swisshornet11 3 mesi fa su tio
Risposta a Massimo2023
nessuno lavora su 24 h. La Legge sul lavoro e le relative Ordinanze disciplinano cosa è permesso e cosa no. Chi lavora a turni deve (o dovrebbe) conoscere diritti e doveri che ciò comporta. Tutto il resto è contro e inutile bla bla

Pianeta Terra 3 mesi fa su tio
Il problema più grande nel mondo del lavoro sono i grandi capi che ogni anno pretendono un guadagno sempre maggiore. Basterebbero un paio di dipendenti in più per coprire buchi ,fare turni , stressare meno i dipendenti, etc… uno ora come ora fa su ore poi guai a chiedere vacanze o peggio ammalarsi… prendo esempio di un grande negozio dove una volta vi erano 10 dipendenti per fare il lavoro… hanno tagliato posti ( bravi i capi che così facendo hanno fatto risparmiare soldi alla ditta meritandosi mega bonus) e chi è che rimasto deve fare il lavoro degli altri!!

BobLutz 3 mesi fa su tio
Legge LDL modificata grazie al CF e parlamento pochi anni fa. Risultato: meno sicurezza sulle strade e ferrovia grazie alla turnificazione sempre più aleatoria del personale operativo.

Jessika Drake 3 mesi fa su tio
Confermo tutto quanto riportato nell'articolo. Ho lavorato per Autopostale e 2 "imprenditori assuntori" da agosto 2020 a ottobre 2023. Gli autisti sono considerati unicamente un costo da comprimere/ammortizzare il più possibile. La vita privata degli autisti praticamente non esiste. Impossibile pianificare e programmare qualsiasi attività familiare/sociale. Oltre al fatto che i giorni liberi sono pochi e che quei giorni di libero li passi a dormire, sovente il giorno di libero salta o viene cambiato all'ultimo momento. Ancora peggio se si lavora dai così detti "imprenditori assuntori" (imprenditore termine usato veramente a sproposito) che gestiscono la ditta come fosse il proprio orto di casa. Oltre a quanto riportato nell'articolo aggiungo: locali pausa (locali dove l'autista puo' riposare in quelle 4 ore citate) fatiscenti, inospitali e assolutamente non adatte a permettere all'autista di "riposare" in modo dignitoso. Ultimo punto ma assolutamente importante carenza nei controlli/servizi/riparazioni dei mezzi utilizzati con grave pericolo dell'utenza. Unico obiettivo spendere il meno possibile e arraffare il più possibile che viene dato dal committente (confederazione/cantoni/comuni). Ah ciliegina sulla torta abbondano "responsabili" che non hanno la patente per guidare il bus e vengono a insegnarti come si deve fare il mestiere.

Pianeta Terra 3 mesi fa su tio
Risposta a Jessika Drake
E si

RobertoF 3 mesi fa su tio
Risposta a Jessika Drake
mah ....quando si firma il contratto ci sono esposte tutte le condizioni quindi se uno non le va bene .....

SeliA. 3 mesi fa su tio
Io direi che oltre a fregarsene della salute psicofisica dei propri dipendenti, non pensano nemmeno alla sicurezza dei passeggeri. Si vuole maggiore sicurezza sulle strade e poi però gli autisti di bus sono persone stanche e stressate da turni di lavoro estenuanti per non assumere più personale? Al limite del patetico.

Cacos1 3 mesi fa su tio
Risposta a SeliA.
Ma la posta /autopostale non è della confederazione in buona percentuale , i bus dovrebbero avere più tecnologia tipo controllo visivo (stanchezza) o altre diavolerie oggi disponibili.

tschädere 3 mesi fa su tio
siamo sinceri.questi turni esistevano gia piu di 50 anni indietro.nel 69/72 ero biglittario ffs.iniziavo per esempio un merci alle 03.00 a chiasso per terminare a erstfeld.qui ca.2 ore pausa per ritornare a chiasso con un regio.poi una pausa 3 ore per accompagnare un passeggeri a basilea con arrivo alle 21 50.qui dormire in una camera ag per poi al mattino passare a lucerna.doppo 3anni ho gettato la spugna e sono ritornato in professione.

chagall 3 mesi fa su tio
Die Postbusfahrer / Busfahrer sind hier im Tessin eine Weltklasse für sich. Nichts für schwache Nerven und das jeden Tag. Der Arbeitgeber sollte dafür sorgen, daß die Chauffeure exzellente Bedingungen haben. Den sie sind quasi das Verbingungsglied in abgelegenen Gegenden mit den grossen Centren. Hier im Locarnese sagen viele Fahrgäste 'Grazie' zum Buschauffeur - Das gibt's nirgends in der Deutschschweiz.....

MagoDiHoz 3 mesi fa su tio
Senza calcolare che gli stipendi in ticino sono di quasi 1k in meno al mese, con gli stessi doveri dei colleghi in Svizzera interna. Non parliamo poi delle linee nelle valli, dove il deposito é anche a più di 30 km da casa propria e per non pagarti nessuna indennità ti fanno fare tutte le pause lunghe in cima alle valli.

gabola 3 mesi fa su tio
grazie ai sindacati che hanno accettato il contratto collettivo che permette 15 ore di presenza,ora vogliono protestare? ma svegliarsi prima no? non solo negli autopostali ma in tutti i trasporti,una domanda a chi dice tanto ai frontalieri,perché loro lo fanno senza troppo lamentarsi e noi ticinesi non vogliamo?

MagoDiHoz 3 mesi fa su tio
Risposta a gabola
Perché rispetto ad una paga media di un autista in Italia, qua guadagnano il triplo

Io 3 mesi fa su tio
Risposta a MagoDiHoz
MagoDiHoz esatto

Io 3 mesi fa su tio
Risposta a MagoDiHoz
è vergognoso se si pensa che queste persone fanno turni di 14 ore ma scherziamo.trasportano persone e non le birre!!!!!!!

Swissabroad 3 mesi fa su tio
Risposta a Io
La birra è sacra...la Guinness...poi non si tocca ! 😁

centauro 3 mesi fa su tio
Risposta a Swissabroad
E la weiss non la consideri?

Flet 3 mesi fa su tio
Chi pianifica i turni è un incompetente, questo problema c'è anche nelle ditte di sicurezza! Finchè la legge permette di avere solo un giorno di libero il problema rimane comunque!

rosi 3 mesi fa su tio
quando i datori di lavoro di qualsiasi ditta, servizi, ecc. capiranno che se il lavoratore è trattato bene tutto funziona meglio? Non ci vogliono mica tanti studi per comprendere questo.

vulpus 3 mesi fa su tio
Altra azienda confederèla su una brutta strada: massimizzare i profitti , risparmiando sul personale : azienda pubblica.

Rigel 3 mesi fa su tio
Risposta a vulpus
Qui bisogna mettere i puntini sulle i. È vero che La Posta SA appartiene alla Confederazione, ma ha il mandato di generare profitto. I sussidi pubblici li riceve solo laddove ha l'obbligo di mantenere certi servizi che un privato attento a guadagnare non farebbe mai. Come le Ffs e altre aziende una volta al 100 % pubbliche, ora devono arrangiarsi x stare a galla. Lo abbiamo voluto noi. Giusto? Sbagliato? Vengono attaccate sia se si comportano da ente pubblico sia se agiscono come un'azienda privata... meditate.

maw 3 mesi fa su tio
Altro tappeto rosso per i frontalieri ...

Swissabroad 3 mesi fa su tio
Risposta a maw
Infatti. Ma la colpa non è loro. E' dell'azienda a tinte rossocrociate

maw 3 mesi fa su tio
Risposta a Swissabroad
Certo che sì come tutte quelle aziende e enti di M... in Ticino che sfruttano la manodopera ...

Rosso Blu 3 mesi fa su tio
La sicurezza dov'è? Ai piani alti seduti su sedie comode sarebbe opportuno pensare agli autisti e alla sicurezza dei passeggeri che vi pagano lo stipendio. Inaccettabile lavorare 14 ore e 6 giorni su 7. I frontalieri accettano contratti che per vanno bene e già lavoravano così prima. Ma è ora di guardare in faccia alla realtà e smettere di pensare al Dio soldo bensì ai 'cari biglietti' e in primis UMANITÀ E SICUREZZA.

Markinoooo 3 mesi fa su tio
qui nel mendrisiotto la maggior parte sono frontaliers dunque gli svizzeri mollano e arrivano di la confine e via che per il servizio autopostale problema non c'è

Rigel 3 mesi fa su tio
Questi turni massacranti in parte sono anche dovuti al risparmio sul personale. Attenzione Autopostale: volete meno autisti per risparmiare e sarete accontentati, se ne vanno tutti! Durante la pandemia hanno formato personale in più per sopperire alle diverse assenze. Finita la crisi hanno lasciato questo personale a casa, oppure l'hanno impiegato su chiamata. Sta storia del lavoro su chiamata un giorno si rivolterà verso l'economia. Cari padroni, vi sembra la quadratura del cerchio ma i meno soldi versati coi salari mancano alla gente per farla girare sta economia!
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