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CANTONEOzempic, l'allarme è rientrato ma la cinghia resta stretta

25.07.24 - 22:00
Il farmaco, diventato fenomeno globale per il suo effetto dimagrante, non è più merce rara in Ticino. La spiegazione di Giovan Maria Zanini.
Imago/Photo News
Ozempic, l'allarme è rientrato ma la cinghia resta stretta
Il farmaco, diventato fenomeno globale per il suo effetto dimagrante, non è più merce rara in Ticino. La spiegazione di Giovan Maria Zanini.

LUGANO - Diabetica da una vita, D* si reca come di consueto in farmacia per ritirare la sua confezione di Ozempic, ne uscirà un po' delusa e preoccupata.

Il motivo è che la sua dose, solitamente riservata, è stata venduta e - prima di averne un altra - è necessario aspettare. «Non so cosa sia successo e non è chiaro nemmeno a loro», ci racconta la pensionata, «di solito ne tengono da parte un numero fisso di confezioni, per i diabetici della zona che sono sotto trattamento».

Prima che il farmaco ritorni disponibile passano diversi giorni, D. sarà quindi costretta a sospendere il trattamento restando «scoperta» per qualche giorno. Non un dramma, ma comunque un rischio.

Ma come è potuto succedere? Per contestualizzare la situazione è necessario fare un piccolo passo in dietro e riassumere brevemente il fenomeno Ozempic. Farmaco ideato per la cura del diabete, è letteralmente esploso in popolarità (anche in Ticino) grazie al suo effetto collaterale dimagrante.

A partire dal 2023 prodotto di Novo Nordisk era diventato così di tendenza sui social portando a un boom della domanda che aveva messo in crisi la fornitura globale e locale, con strascichi negativi per diversi pazienti che erano soliti utilizzarlo.

A riguardo, una circolare dal Cantone - Proprio per questo motivo l'Ufficio del farmacista cantonale (UFC) il 30 gennaio 2024 aveva inviato una circolare alle farmacie riguardo proprio all'approvvigionamento di Ozempic.

Nella lettera si parla di «alcuni segnali che sembrerebbero indicare un lieve miglioramento» anche se «sembra che siano comunque da mettere in preventivo carenze intermittenti probabilmente per tutto il 2024».

Da qui la richiesta di mantenere «di riservare la dispensazione ai soli pazienti diabetici che soddisfino le limitazioni di cui all'elenco delle specialità».

Sei mesi dopo, siamo messi ancora così male? Stando al farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, sentito da tio.ch, no: «Quanto successo alla signora, francamente, mi sorprende un po'. Al momento i grossisti hanno delle scorte, seppure non molto importanti», ci spiega Zanini.

«C'è una forma che manca del tutto (e lo era già a gennaio, al momento della circolare, ndr.), è vero, ma è quella che si usa per iniziare il trattamento: il fatto che manchi è verosimilmente una scelta strategica proprio per evitare di iniziare con nuovi pazienti in un mercato già misurato», conclude.

*nome noto alla redazione

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COMMENTI
 

Fafner 1 mese fa su tio
Io finora non ho mai avuto problemi a trovarlo nella mia farmacia (sono diabetico e me l'ha prescritto l'endocricologo).

Luca Argentero 1 mese fa su tio
Questo tipo di medicinale come pure i dimili devono essere solo prescritti da un endocri ologo non da medici qualsiasi!

tschädere 1 mese fa su tio
purtropo il farmacita cantonale non ha ancora realizato per che cosa e stato impiegato.e ora che si svegli e faccia capire ai farmacisti per che cosa ci siano.ma ormai anche qui la legge e scritta in oro.

Bigman2 1 mese fa su tio
I farmaci (tutti) si producono. Non crescono sugli alberi. Quindi la farsa del "c'è carenza" non regge. MAnca un prodotto? si produce. Per il truffa virus sono stati prodotti eccedenze che poi sono state buttate (e non solo in questo caso, ma anche in altre occasioni), quindi non ce la raccontano giusta. Non è per caso un gioco al rialzo o più semplicemente al terrorismo psicologico? Ecco...adesso scatenatevi; ma con argomentazioni solide.

RV50 1 mese fa su tio
i responsabili sono qui medici che emettono ricette a falsi "diabetici" a scopo di raggirare la vera motivazione di questi farmaci ,,, io sono diabetico e mi devo fare in media 3-4 punture al giorno e fino ad ora ho sempre trovato il medicamento presso la mia farmacia .... per lo più quei "finti diabetici" ricevono anche il contributo e il pagamento del farmaco a spese di chi ne ha veramente bisogno!!!!! oltretutto che sono diabetico i sensori per la misurazione che devo sostituire ogni 15 giorni non sono nemmeno pagati totalmente dalle casse malati e io ad ogni acquisti ci devo mettere la differenza " ca 11fr.-" a sensore ca 240fr.- l'anno !!!e a quei finti malati la cassa malati paga il totale del medicinale tanto per curiosità pago più di 7000 Fr. l'anno per premi cassa malati ; o poi si parla di costi della salute e leggere queste decisioni mi viene da v.....tare

Fatotofa 1 mese fa su tio
Risposta a RV50
Ciao... un consiglio. Ordina e acquista i sensori direttamente dal produttore (lo puoi fare online) e non in farmacia o da terzi. Devi anticipare tu i soldi e poi farti rimborsare dalla cassa , ma il prezzo di vendita è esattamente quello che paga la cassa malati e si risparmia.

comp61 1 mese fa su tio
si mette sul mercato nel quale farlo pagare dippiù. Servirà mica un disegnino?
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