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VALLEMAGGIAVia Alta Vallemaggia: «Tutti hanno dato prova di grande resilienza, siamo pronti ad accogliervi»

26.07.24 - 12:51
Se ne va la neve, alcuni danni e disagi legati al nubifragio restano, ma lo spettacolare percorso fra i monti valmaggesi è percorribile.
Via alta Vallemaggia
La Tappa 13, nei pressi del Lago del Pezz.
La Tappa 13, nei pressi del Lago del Pezz.
Fonte Via Alta Vallemaggia
Via Alta Vallemaggia: «Tutti hanno dato prova di grande resilienza, siamo pronti ad accogliervi»
Se ne va la neve, alcuni danni e disagi legati al nubifragio restano, ma lo spettacolare percorso fra i monti valmaggesi è percorribile.

Entra nel vivo proprio in questi giorni con lo scioglimento dei nevai la stagione escursionistica attraverso la Via Alta Vallemaggia.

«Fortunatamente la Via Alta Vallemaggia è stata solo marginalmente colpita dal violento nubifragio che a fine giugno si è abbattuto sull’Alta Vallemaggia. Per questo da subito abbiamo comunicato a tutti gli interessati che la parte sud era rimasta integra. In seguito, in stretta collaborazione con i vari attori coinvolti nella gestione dell’itinerario in quota che lungo i suoi oltre 200 km abbraccia l’intera Valle, siamo intervenuti con degli interventi di ripristino urgente», spiega via nota l'Associazione Via Alta Vallemaggia (VAVM).

«In particolare i volontari della Capanna Tomeo si sono prodigati per assicurare la corrente elettrica in capanna installando un nuovo impianto solare e intervenendo sui sentieri di accesso da Broglio. Nel contempo i volontari del Rifugio alpe Fontana hanno assicurato il pieno funzionamento della struttura ricettiva rifornendola anche con derrate alimentari di prima necessità. In questo modo il versante est della Via Alta Vallemaggia è normalmente percorribile», assicura VAVM.

Via alta VallemaggiaVista sulla Valle Onsernone dal Rosso di Ribia. Visibili le catene riparate.

Sul versante ovest da Bosco Gurin a Ponte Brolla - fortunatamente - non sono stati registrati danni: «Il nostro intervento si è limitato alla messa in sicurezza del passaggio presso il Rosso di Ribia, assicurato con delle catene che si erano parzialmente staccate durante la stagione invernale. Ora anche la tappa n°13 (Cimalmotto-Ribia) è percorribile e di conseguenza la via è stata riaperta».

I problemi maggiori, spiega VAVM, riguardano però l'accesso al fondovalle: «Attualmente l’accesso a Robiei non è possibile attraverso la Val Bavona e (inevitabilmente) anche la funivia San Carlo-Robiei è chiusa. La capanna Basodino è aperta e raggiungibile dalle vie superiori. La Capanna Pian di Crest è rimasta aperta quale rifugio non custodito, soffre ancora a causa della presenza di nevai residui che impediscono i passaggi verso Bosco Gurin e verso la Formazza. La situazione dovrebbe tornare alla normalità a partire dal 3 agosto. Anche la Capanna Poncione di Braga presenta una situazione simile. Per il momento l’accesso dal Piano di Peccia è bloccato ma si spera di poter riaprire l’accesso il 3 agosto, così come la custodia in capanna. La tappa Fusio-Poncione di Braga è inagibile a causa della rottura di due ponti e di uno smottamento del sentiero sotto la bocchetta del Pisone».

Via alta VallemaggiaIl Lago del Pezz visto dall'alto.

A parte questo, le capanne restano aperte e gli spettacolari sentieri, accessibili: «In ogni caso, grazie alla resilienza mostrata dai proprietari e dei gestori delle capanne, le strutture ricettive sono aperte. La fruizione dell’anello a nord, denominato Trekking dei laghetti, non è compromesso: il sentiero Fusio-Naret è agibile. Dal Naret è possibile recarsi alla capanna Cristallina, alla capanna Basodino o alla capanna Poncione di Braga. La zona offre un anello escursionistico apprezzato e che coinvolge numerosi attori, basti pensare che a Fusio sono presenti 4 strutture con alloggio (Antica Osteria Dazio, Hotel Fusio, Ostello comunale Fusio e Villa Pineta) e che lungo il Trekking dei laghetti si pernotta nelle capanne Poncione di Braga, Basodino, Maria Luisa e Cristallina», conclude l'Associazione.

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