L'allerta potrebbe essere prolungata. Ne parliamo con Stefano Zanini di MeteoSvizzera: «L'umidità degli ultimi giorni? Non credo tornerà»
LOCARNO - Il peggio, probabilmente, ce lo siamo lasciati alle spalle. Si parla della canicola, quella che negli ultimi giorni - e, soprattutto, nelle ultime notti - ha fatto sentire con particolare intensità il suo alito. Il caldo, tuttavia, è destinato a restare con noi ancora per un po'. E anche lo stato di allerta potrebbe essere nuovamente prolungato. Ne parliamo con Stefano Zanini di MeteoSvizzera.
Partiamo dalla tregua temporanea della scorsa notte. «Ieri sera abbiamo avuto dei temporali lungo le Alpi, nell'Alto Ticino, che hanno generato una corrente da nord che ci ha portato aria un po' più secca rispetto ai giorni scorsi. Ce ne siamo accorti durante la scorsa notte, con il calo del tasso di umidità e temperature che in molte regioni sono scese sotto la soglia dei 20 gradi. Solo in collina siamo rimasti lievemente al di sopra di questa soglia. Quindi una notte decisamente più gradevole. Questa fase estremamente umida che abbiamo avuto nei giorni scorsi ora farà almeno una pausa. Oggi e domani il tasso di umidità sarà più contenuto. Anche nella giornata di sabato. Avremo sempre temperature massime sui 32 gradi, ma le minime saranno più basse».
La canicola però, sottolinea Zanini, «non è proprio terminata». E anzi, «domani valuteremo se prolungarla o meno». Cifre alla mano, «se ieri eravamo di 2/2,5 gradi oltre la soglia, nei prossimi giorni saremo invece attorno a quest'ultima. Nel complesso è stata una canicola molto modulata dalle temperature minime, quindi sono state quelle notti calde a tenere alta la temperatura». Le prossime notti quindi saranno un po' meno calde ma «le minime, da domenica, torneranno ad aumentare». Di quanto? «Difficile ora dirlo, anche se non credo che arriveremo ai tassi di umidità degli ultimi giorni».
Il caldo, come detto, quindi non se ne andrà. E anche i temporali, finora, hanno raramente timbrato il cartellino. Questa situazione è dovuta «alla presenza di una zona di alta pressione sul Mediterraneo e alle correnti occidentali che corrono a circa 500 chilometri più a nord rispetto a quanto facevano a metà luglio» spiega Zanini, aggiungendo inoltre che «abbiamo avuto temperature molto elevate in montagna e questo ostacola la formazione di quei temporali da ciclo diurno che sono quelli che portano un po' di refrigerio durante le ore notturne. Come è accaduto la scorsa notte».
Detto questo, le temperature massime, evidenzia il meteorologo, «non sono state così estreme». Ad appesantire il carico è piuttosto «la persistenza di questi fenomeni, che è parte del cambiamento climatico. Ora vedremo quanto durerà e se veramente sarà canicola. Perché la situazione è proprio sul filo del rasoio. Se negli ultimi tre giorni siamo stati praticamente nella zona grigia tra il livello tre e il livello quattro, nei prossimi giorni ci troveremo in un'altra zona grigia, tra il livello tre e nessuna allerta. Però, dato che ci sarà una certa ripresa delle minime a partire da domenica o lunedì, è possibile che l'allerta venga prolungata». Caldo, quindi, sarà. Ma per quanto? «Una vera fine dell'ondata - con l'arrivo di un periodo davvero fresco - all'orizzonte, per il momento, non la vediamo».