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LUGANOAggressione in stazione: «Mi ha toccata nelle parti intime, ero sotto shock»

03.08.24 - 11:05
Parla la ragazza vittima di una presunta molestia avvenuta mentre andava al lavoro: «Mi ha messo una mano in mezzo alle gambe».
Deposit (foto d'archivio)
Aggressione in stazione: «Mi ha toccata nelle parti intime, ero sotto shock»
Parla la ragazza vittima di una presunta molestia avvenuta mentre andava al lavoro: «Mi ha messo una mano in mezzo alle gambe».

LUGANO - «Ero sotto shock, mi ha fatto male», la voce di A.*, vittima di una presunta aggressione fisica avvenuta il primo di agosto a Lugano, trema ancora nel ripercorrere quegli attimi traumatici. Una ferita che però non ha impedito alla ragazza di raccontare ciò che è successo per evitare, forse, che la sua disavventura possa capitare a qualcun altro.

Il fatto si sarebbe consumato intorno alle 16.00, a pochi passi dalla stazione, in via Genzana, mentre la vittima si stava recando al lavoro a piedi. «Ero al telefono con un'amica, non ho sentito i passi che si avvicinavano». Poi è successo tutto in poco tempo. «Mi ha afferrato all’improvviso da dietro. Inizialmente ho pensato che fosse un amico che per scherzo voleva spaventarmi».

Le intenzioni dell’aggressore si sono però mostrate subito. «Mi ha messo una mano in mezzo alle gambe e l'altra sulla spalla destra. In questo modo mi ha alzata di peso e sbattuta contro una sbarra di metallo che affacciava sui binari. Credevo volesse buttarmi giù, ma con la mano ha iniziato a toccarmi nelle parti intime».

Lo shock ha impedito alla ragazza di reagire. «Avevo una gonna sportiva che ha forse ingannato l'uomo. Probabilmente si aspettava di trovare subito le mutande. Per fortuna indossavo dei pantaloncini stretti. Lui ha iniziato però a sfregare forte. Mi ha fatto male».

Poi l'incubo è finito. «All'improvviso mi ha buttata a terra e solo in quel momento ho realizzato tutto, ero sotto shock». L'uomo si è subito dato alla fuga. «È scappato correndo verso Via Bernasconi. Non ho potuto vederlo in volto, era girato di spalle. Ho iniziato urlare, ma non c'era nessuno. Poi mi sono accasciata a terra e ho chiamato il mio ragazzo e la polizia».

Il giorno dopo la ragazza ha deciso di condividere la storia sui social. «Non c'erano telecamere che coprissero la zona, spero che la mia segnalazione possa aiutare la polizia a trovare l’aggressore». L'uomo è infatti ancora a piede libero, ma dai social è però giunta molta solidarietà. «Ho ricevuto tanto affetto e sostegno da amici e conoscenti. Mi ha fatto piacere, non me l'aspettavo. Tante ragazze si sono aperte raccontandomi storie simili di momenti nei quali sono state molestate o infastidite».

La polizia, da noi contattata, ha nel frattempo confermato di aver ricevuto la segnalazione spiegando che gli accertamenti del caso sono attualmente in corso.

*Nome noto alla redazione

Identikit dell’aggressore: un uomo di corporatura grossa, con pochi capelli biondi, tra i 35 e i 45 anni, alto circa un metro e 80.

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