Ecco cosa stanno facendo Alfio e Francesca Fiori per risollevarsi dalla crisi che ha investito la loro bottega.
ASCONA - Pioggia, pioggia e ancora pioggia. Il maltempo che negli scorsi mesi ha investito la Svizzera italiana ha messo in ginocchio molte attività economiche. Ma ad Ascona, località turistica ticinese per eccellenza, la crisi ha colpito particolarmente duro.
«Rispetto al 2023 tra gennaio e giugno abbiamo avuto una perdita del 40%», ci dicono Alfio e Francesca Fiori, proprietari e gestori di Genuinity, una bottega dal fascino autentico che vende prodotti agroalimentari esclusivamente ticinesi.
Tempi duri - «La crisi che stiamo subendo è dovuta a molteplici fattori», spiega Alfio, che ha aperto il negozio, insieme alla moglie, nel 2017. «Abbiamo il maltempo che l’ha fatta da padrone, con ben 16 fine settimana di pioggia e nuvolosità. E la Pasqua, che è un po' l'apripista della stagione, quest’anno è stata un vero disastro, portandoci persino la grandine». Ma oltre alla meteo c’è di più. «Anche l’inflazione gioca un suo ruolo, si tende ad acquistare meno. E non dimentichiamo i problemi causati dall’incidente avvenuto nella galleria del San Gottardo: il tunnel è ancora parzialmente chiuso e i tempi di percorrenza per gli spostamenti in treno sono più lunghi, il che ha scoraggiato il turista di giornata».
Soffrono anche le imprese locali - Ma a subire le conseguenze di questa bufera non sono soltanto i commercianti. «Nel nostro negozio vendiamo circa 300 prodotti provenienti da un centinaio di piccole e medie imprese ticinesi. E insieme alla nostra cifra d’affari scende anche la loro. Non va dimenticato, poi, che il prodotto locale è sempre molto apprezzato dal settore della ristorazione e dei grotti, e anche quest'ultimo è stato molto penalizzato quest’anno».
Insomma, tra tante variabili sfavorevoli non è facile restare a galla. Ma il sole in Ticino è tornato a splendere, e i coniugi Fiore non hanno alcuna intenzione di mollare. Così, sull’onda dell’iniziativa lanciata dall’Associazione dei commercianti Ascona, si sono tirati indietro le maniche.
Si punta su serali e domeniche - «Per compensare le perdite subite e offrire un servizio in più alla clientela ci siamo lanciati, per quanto riguarda il venerdì e il sabato, sulle aperture serali, con orari prolungati almeno fino alle 21», sottolinea Francesca. «Quando fa caldo il turista preferisce passare la giornata al lago, e già dalle prime sere di apertura abbiamo notato che questa formula è molto apprezzata. Oltre a ciò, stiamo portando avanti le aperture domenicali, che offriamo già da tre anni».
Certo, tenere il negozio aperto fino a sera e alla domenica richiede sacrifici non indifferenti. «Sicuramente, avendo anche una bambina piccola, è un po' difficile. Abbiamo però due ragazze che ci danno una mano».
Ma lasciandosi alle spalle le difficoltà e guardando al futuro, il made in Ticino piace? «Certo. I prodotti più apprezzati in assoluto sono la polenta, il Merlot e la cremosa di castagne», ci svela infine Francesca.