La presidente dei Verdi svizzeri è scesa in Ticino lo scorso venerdì: «devastato il territorio e il cuore degli abitanti»
CEVIO - Lisa Mazzone, la Presidente delle Verdi e dei Verdi a livello Svizzero ha voluto visitare i luoghi feriti dai nubifragi di fine giugno. Questo venerdì l’hanno accompagnata i co-coordinatori della sezione ticinese Marco Noi e Samantha Bourgoin che è anche vice-presidente a livello nazionale.
«La visita alla Vallemaggia è stata sconvolgente», ha commentato Mazzone, «il maltempo di inizio estate ha causato la morte di diverse persone e ha devastato ponti, case, fattorie, campi, ristoranti, palazzetti dello sport e i cuori degli abitanti. Il lavoro di ricostruzione e adattamento è vertiginoso».
Adattamento che, confermano Mazzone e i Verdi, riguarda anche il protocollo di identificazione dei (nuovi) rischi figli dell'emergenza climatica: «Per le regioni di montagna, l'identificazione dei rischi, la prevenzione, l'adattamento e la transizione sono fondamentali. Dobbiamo sostenerli e affrontare insieme le nuove realtà del nostro Paese di fronte al riscaldamento globale».
A livello cantonale il gruppo parlamentare Verdi Ticino ha inoltrato a inizio luglio una mozione che chiede di finanziare l’adattamento delle infrastrutture al mutamento climatico per limitare l’impatto degli eventi estremi: «Altri gruppi si sono mossi a più livelli con più proposte. Queste emergenze riguardano tutti. Ora che la normalità è cambiata, a questa normalità dobbiamo adeguare infrastrutture e strumenti e non far mancare il sostegno alle autorità locali, senza tentennamenti», conferma in nota il partito.