Cerca e trova immobili
I temporali e i detriti sporcano, ma non fermano, la traversata del lago di Lugano

LUGANOI temporali e i detriti sporcano, ma non fermano, la traversata del lago di Lugano

18.08.24 - 19:03
Circa 700 persone hanno partecipato allo storico appuntamento. La testimonianza: «Nuotare era difficile». Gli organizzatori: «Tratta sicura»
Foto lettore
I temporali e i detriti sporcano, ma non fermano, la traversata del lago di Lugano
Circa 700 persone hanno partecipato allo storico appuntamento. La testimonianza: «Nuotare era difficile». Gli organizzatori: «Tratta sicura»

LUGANO - Le precipitazioni delle scorse ore non hanno fermato la 92esima edizione della traversata del lago di Lugano, la nuotata popolare non competitiva nata nel 1932 e aperta a tutti.

Sono stati circa 700 i partecipanti che, oggi, domenica 18 agosto, hanno percorso i due chilometri e mezzo che portano da Caprino al lido, attraverso il 46esimo parallelo. Il più veloce è stato Mattia Mauri (28 minuti e 34 secondi). La prima donna è invece stata Sofia Mantegani (33 minuti e 57 secondi). Ci sono stati sette ritiri, mentre la temperatura dell’acqua del lago era di 27 gradi. «Anche con lo “stress” della meteo, siamo riusciti a portarla a termine: siamo contenti», spiega Patrick Tempobono, presidente della Salvataggio di Lugano e responsabile della sicurezza lago per la traversata.

I detriti - I temporali della notte hanno riversato nel bacino lacustre legno e fogliame con cui, nonostante l’intervento da parte degli organizzatori, i partecipanti hanno dovuto fare i conti. Una situazione che ha creato anche qualche disagio. «Si tratta della mia terza traversata del lago di Lugano, ma non mi era mai capitato di affrontare una situazione simile», ci ha spiegato Suami Papais. La 16enne ticinese si era aggiudicata l'edizione 2023 in campo femminile, mentre quest'anno ha raccolto un ottimo terzo posto.

«Bisognava fare attenzione» - «Penso di essere entrata nel punto peggiore. C'erano tronchi anche molto grandi che galleggiavano in acqua. Bisognava fare attenzione a schivarli, erano pericolosi. Quando mi sono trovata di fronte a tutti questi detriti non sapevo più cosa fare. Ero letteralmente circondata».

Le difficoltà - Nuotare, per Papais, non è stato sempre facile - «Dovevamo tenere la testa fuori dall'acqua cercando di spostare in continuazione i tronchi e i detriti prima di poter passare. Altrimenti sarebbe stato impossibile», continua la giovane. Il tappeto di legname si è concentrato in alcuni punti del bacino d’acqua. «Non tutti i tratti della traversata erano così complicati, ma per almeno una cinquantina di metri mi sono trovata in mezzo».

Traversata in sicurezza - Sul punto, Tempobono sottolinea come la traversata fosse in sicurezza. «La tratta era garantita - precisa - abbiamo modificato un po’ la traiettoria per evitare che i nuotatori entrassero nei detriti, ma un po' di "materiale", trasportato dal Cassarate, è stato portato dal vento davanti agli ultimi 50 metri prima dell'arrivo. Erano soprattutto foglie e rametti. Abbiamo cercato di spostare via il più possibile la “sporcizia” con le imbarcazioni di soccorso, passando più volte per creare un passaggio per i nuotatori, ma qualcosa è rimasto».

Il dispositivo messo in campo - E, a proposito della sicurezza, l’iniziativa si è dotata, negli anni, di un sistema in grado di consentire lo svolgimento della manifestazione in tranquillità per i partecipanti. Erano diverse decine, infatti, le imbarcazioni in loco, fra barcaioli privati con a bordo nuotatori di salvataggio, natanti di pronto intervento e forze dell’ordine, kayakisti, pedalò dell'associazione amici del Lago Ceresio e. SUP. Sul posto anche i cani da salvataggio in acqua della Salvataggio di Lugano e, novità di quest’anno, la presenza all’interno della “gara”, con la cuffia bianca, proprio dei soccorritori della Salvataggio.

«Tutto si è svolto senza problemi» - «Eravamo tantissimi a disposizione di chiunque avesse bisogno - conclude Tempobono - comprendiamo che, a qualcuno, abbia potuto dare fastidio nuotare con i detriti. Però, dopo un temporale, è una condizione abbastanza normale per il lago. Diversi partecipanti ci hanno riferito di avere apprezzato di poter nuotare in un contesto così naturale. In ogni caso, tutto si è svolto senza problemi. Si ringraziano, a questo proposito, tutti i volontari, i soccorritori e le luci blu che hanno garantito la sicurezza della manifestazione».



Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE