La scelta dell'agricoltore Valerio Tabacchi: via le capre dall'Alpe Zaria per paura del lupo. E in zona non è l'unico a gettare la spugna.
FUSIO - Giù le capre dall'Alpe Zaria. Nelle scorse ore Valerio Tabacchi, 64enne capraio, ha preso una decisione drastica. Restituendo le bestie (che teneva per l'estate) ai rispettivi proprietari. L'agricoltore valmaggese è esasperato: «Da inizio luglio in poi ho subito diverse predazioni. L'ultima recentissima. Le capre quassù non possono più stare. Sono terrorizzate. E per me così è impossibile lavorare».
La "coincidenza" – Non si tratta dell'unico contadino ad avere gettato la spugna. Altri agricoltori nella zona hanno preso la stessa decisione. E all'alba di oggi, mercoledì, hanno caricato le loro bestie per riportarle in pianura. Tra l'altro proprio nel giorno in cui in Vallemaggia è presente il Governo ticinese in visita.
«Il lupo fa ciò che vuole» – Tornando alla situazione di Valerio, gli esperti sono al lavoro per effettuare le analisi e per capire se a predare sia stato effettivamente un lupo. Il sospetto da parte di Valerio è enorme. «Anche perché c'è il branco del Tencia che potrebbe avere scollinato e avere raggiunto le nostre zone, qui nei pressi del passo del Campolungo sopra Fusio. Il lupo fa ciò che vuole. Si sposta. Mica sta fermo in una valle».
«Corpi smembrati» – Valerio sembra piuttosto scosso. Anche dal profilo emotivo. «Faccio questo mestiere da una vita. Tutte le mattine alle cinque e mezza vado col sale a prendere le capre. Non ho mai vissuto un'estate così. Ci resti anche male quando trovi i corpi smembrati. È scioccante. Ultimamente le capre erano sempre più impaurite. Sono dovuto andare a cercarle sulle creste».
«Capolinea» – L'alpe in cui lavora Valerio non è "difendibile" con i mezzi suggeriti e sussidiati dalle autorità. «Impossibile fare recinti. Le capre qui stanno libere. Ed è questo che porta al valore aggiunto del formaggio Valmaggia. Tipicamente è composto dal latte di mucca misto a latte di capra. E visto che le capre riescono a salire ovunque per mangiare anche i fiori più aromatici è chiaro che il formaggio ne beneficia in termini di gusto. Spiace dirlo, ma credo che il formaggio Valmaggia sia al capolinea. Si farà solo formaggio di mucca e basta».
«Stavo troppo male» – Tra capre disperse e capre sbranate, Valerio non ne poteva proprio più. «La decisione di restituire le circa 70 capre ai proprietari è stata sofferta. Perderò diverse forme di formaggio. Ma non fa nulla. Stavo troppo male sapendo di mandare delle povere bestie al massacro. Altri alpeggi della regione stanno seguendo la mia via purtroppo. Siamo tutti angosciati. La burocrazia e la politica non si rendono conto di quanto soffrano i contadini di montagna. Continuano a proteggere il lupo ma non si accorgono che così affossano la tradizione rurale».