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AttualitàCieli pieni di droni. E fioccano le infrazioni: «Un rischio per la sicurezza»

10.09.24 - 06:30
La proliferazione degli "aeromobili a pilotaggio remoto" sta creando diversi problemi anche in Ticino. La testimonianza di UFAC e REGA.
Ti-Press
Cieli pieni di droni. E fioccano le infrazioni: «Un rischio per la sicurezza»
La proliferazione degli "aeromobili a pilotaggio remoto" sta creando diversi problemi anche in Ticino. La testimonianza di UFAC e REGA.

L’unica collisione in Svizzera fra un drone e un altro velivolo è avvenuta in Ticino. Era maggio del 2018: a una quota di 1’000 metri, sopra la diga della Verzasca, una pala di un elicottero è stata urtata, secondo la ricostruzione della polizia, da «un oggetto costituito da materiale duro», fortunatamente senza alcuna conseguenza per il pilota.

Numeri in forte crescita - A distanza di oltre sei anni, i cieli ticinesi e svizzeri si sono riempiti di droni. Al momento, secondo i dati a disposizione dell’Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC), ci sono oltre 83’000 operatori registrati in tutta la Confederazione. Una crescita impetuosa, però non priva di problemi.

Le norme - «I numeri, con tutta probabilità, sono destinati a salire ancora», spiega Antonello Laveglia, portavoce dell’UFAC. «La Svizzera già in passato si era data delle norme - aggiunge - poi, nel 2021, l’UE ha messo in vigore il regolamento europeo stilato con il contributo della Confederazione. Il concetto era fornire una base legale comune, in grado di facilitare la vita ai piloti e ai costruttori».

I cambiamenti delle regole - Nel 2023 è arrivata l’applicazione in Svizzera: da quel momento per i piloti di droni di peso superiore a 250 grammi o dotati di telecamera è diventato obbligatorio, fra gli altri aspetti, portare a termine una formazione online, con rilascio di un certificato. Gli stessi piloti devono inoltre registrarsi sull’apposito portale.

Le restrizioni - Chi guida un drone deve poi sapere dell’esistenza di una serie di restrizioni di volo: le riserve naturali, gli assembramenti di persone, gli aerodromi civili o militari, le zone militari e centrali nucleari sottostanno a disposizioni specifiche. Non possono essere sorvolati senza l’autorizzazione dell’autorità competente. Nella Svizzera italiana, per esempio, un’area di 5km attorno agli aerodromi di Agno, Locarno, Lodrino, Ambri e San Vittore è off limits per i droni con peso superiore a 250 grammi. Anche sorvolare altri punti sensibili, come le due carceri penali di Lugano, o le bolle di Magadino è vietato (qui la cartina interattiva). Inoltre alcune regole da rispettare variano in funzione del drone utilizzato e sono diventate più articolate.

Picco di infrazioni - A un anno dall’entrata in vigore della nuova legislazione in Svizzera, l’UFAC ha però individuato alcune carenze. «Ci siamo resi conto - commenta il portavoce - tramite diversi feedback ricevuti dagli attori presenti sul territorio, che le infrazioni e i comportamenti scorretti sono aumentati. Per questo, un mese fa, abbiamo lanciato una campagna di sensibilizzazione mirata a chiarire le regole da seguire in alcune situazioni».

Il caso nel canton Argovia - Una di queste si collega per esempio a quanto accaduto nel canton Argovia, dove tre elicotteri hanno dovuto interrompere le operazioni di salvataggio a causa dei droni in volo nelle immediate vicinanze: la polizia, tramite i social media, ha chiesto ai proprietari di riportare a terra, immediatamente, i propri mezzi. L’UFAC ha perciò deciso «di sottolineare ciò che dovrebbe essere frutto di buon senso: nessun drone deve volare nei pressi (300 metri) di un intervento di soccorso».

Droni ed elicottero: questione che riguarda da vicino il Ticino - La vista di un elicottero in volo dovrebbe generare una reazione nel pilota di drone, visto che «il principio cardine - precisa Laveglia - è “vedere gli altri utenti dello spazio aereo ed evitarli”. Considerato che i droni sono praticamente impossibili da vedere per chi conduce un elicottero o un aereo, questi ultimi hanno sempre la precedenza. In altri termini, il pilota del drone che avvista nelle vicinanze un elicottero, deve far atterrare il proprio apparecchio. Questo concetto forse non è ancora passato del tutto». La questione riguarda da vicino il Ticino, vista la folta presenza di elicotteri nel Cantone.

La Street Parade - Un'altra situazione sensibile riguarda il divieto di sorvolo di assembramenti di persone: come dimostrato recentemente alla Street Parade di Zurigo, diversi piloti "dimenticano" questa disposizione di sicurezza per poter catturare delle immagini.

La REGA: «Rischio per la sicurezza» - La REGA, da noi contattata, sottolinea che, in questi cinque anni, si sono registrate nove situazioni problematiche che hanno coinvolto droni ed elicotteri di soccorso in tutta la Svizzera. «In determinate circostanze, i droni rappresentano un pericolo per l'aviazione con equipaggio e sono quindi un potenziale rischio per la sicurezza. I nostri equipaggi sono completamente addestrati e hanno familiarità con questo argomento. Le misure per migliorare la sicurezza in relazione ai droni in volo includono l'osservazione continua dello spazio aereo durante il volo e un controllo visivo dell'ambiente circostante appena prima del decollo dell'elicottero di soccorso.

Il rispetto delle regole - La Rega parte dal presupposto che «il pilota di un drone privato deve essere in grado di evitare in ogni momento il traffico aereo con equipaggio e deve assicurarsi di farlo. Ciò include l'adozione di misure adeguate per rilevare il traffico in avvicinamento ed evitarlo in modo sicuro. Se le regole in vigore vengono rispettate da tutti gli interessati, i droni e gli elicotteri di soccorso possono incrociarsi senza pericolo».

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