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LUGANORagazzini a caccia di pedofili: «È pericoloso»

06.09.24 - 08:05
Gli adescamenti avvengono tramite i social media. La polizia: «Azioni penalmente perseguibili».
Deposit (foto d'archivio)
Ragazzini a caccia di pedofili: «È pericoloso»
Gli adescamenti avvengono tramite i social media. La polizia: «Azioni penalmente perseguibili».

LUGANO - Prima li “adescano” sui social, poi organizzano un incontro e infine li umiliano pubblicamente. Anche in Ticino, come sta accadendo in Italia, un gruppo di ragazzi ha deciso di farsi giustizia da sé. Come? Andando a caccia di pedofili (o presunti tali) sui social media. Una pratica pericolosa e, soprattutto, non priva di conseguenze spiacevoli.

Ma andiamo con ordine. Il fenomeno era emerso lo scorso maggio quando, per la prima volta, un adolescente, ai microfoni di radio Gwen, ha vuotato il sacco. «È iniziato tutto quando un 35enne ha iniziato a tampinare una mia amica mandandole foto di nudo e chiedendole di fare sesso», ha spiegato raccontando cosa ha spinto il gruppo a organizzare queste azioni punitive.

Una decina quelli adescati - In una diretta streaming pubblicata su Twitch, lo scorso giugno, il ragazzo si è spinto oltre ammettendo fatti e dettagli rimasti fino ad oggi nell’ombra. Secondo quanto dichiarato sono stati dieci i presunti pedofili adescati. Uno dei quali, dopo una scaramuccia, sarebbe stato arrestato a Lugano. I contorni della vicenda sono poco chiari e non abbiamo ricevuto precise conferme da parte della Polizia riguardo a possibili procedimenti penali. 

Il modus operandi era sempre uguale. Il gruppo, attraverso le chat social, si fingeva una ragazza per entrare in contatto con potenziali pedofili. Gli incontri avvenivano sempre nello stesso appartamento a Lugano, dove i cinque ragazzi riprendevano il pedofilo durante la sua confessione. Non tutto però è andato sempre per il verso giusto.  

«Situazione nota da tempo» - La Polizia cantonale, da noi contattata, ha confermato il fenomeno. «La situazione, segnalata nel video, è nota da tempo», ci è stato spiegato. «Al momento, è prematuro entrare nel merito o fornire informazioni sul caso specifico».

L'invito, da parte delle Autorità, è a fare molta attenzione: la “caccia” di presunti pedofili, oltre a essere pericolosa, può portare a gravi implicazioni giudiziarie. «Va sottolineata l’importanza di segnalare immediatamente alla Polizia cantonale eventuali problematiche o reati di cui si viene a conoscenza. Questo, senza creare situazioni di potenziale pericolo per se stessi e gli altri o commettere, a propria volta, delle azioni penalmente perseguibili».

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