È stata pubblicata la variante di piano regolatore (a carattere esclusivamente turistico-alberghiero) per il lussuosissimo hotel.
LOCARNO - Il Castello del Sole vede finalmente pubblicata la propria variante che era stata adottata dai legislativi comunali di Ascona e Locarno rispettivamente nel 2020 e nel 2021. «Si tratta di consolidare un’importante realtà economica e turistica presente nel Locarnese da molti decenni e al contempo di valorizzare ulteriormente delle ricchezze paesaggistiche e naturalistiche di assoluto pregio», sottolinea il Sindaco di Locarno Nicola Pini. Gli fa eco il suo omologo di Ascona Giorgio Gilardi: «L’offerta alberghiera della nostra regione deve essere sostenuta e posta nelle condizioni di svilupparsi per adattarsi ad un mercato in costante evoluzione».
Discussioni iniziate negli anni Ottanta - Già a fine anni Ottanta, quando erano state avviate delle discussioni con i proprietari di una delle strutture alberghiere di maggior pregio del Locarnese, alfine di dare una base pianificatoria che permettesse un incremento dell’offerta e la semplificazione delle procedure relative agli investimenti necessari per l’adattamento di edifici e impianti.
Due Comuni, più problemi - Da quel momento è partita la procedura per un adeguamento specifico degli strumenti pianificatori. «Il fatto che l’albergo si sviluppi sul territorio giurisdizionale di due diversi Comuni - precisano gli stessi - ha sicuramente reso più complesso e macchinoso l’iter, determinando la necessità di un coordinamento completo dei contenuti della variante nei due piani regolatori comunali».
L'ok del Cantone - Dopo le difficoltà iniziali, però, la buona collaborazione instauratasi tra Ascona e Locarno, rispettivamente con i proprietari dell’albergo e dei terreni interessati, ha portato ad una soluzione totalmente condivisa, preavvisata favorevolmente pure dal Dipartimento del territorio. «La variante in questione - ricordano i due Comuni - fissa innanzitutto la destinazione a carattere esclusivamente turistico-alberghiero. Da qui il suo nome di Zona a destinazione vincolata per contenuti alberghieri.
I parametri - In seguito, viene definita in modo chiaro un’area dove è ammessa la costruzione o l’ampliamento di edifici, con dei parametri edificatori (altezze e indici) mirati alla conservazione dell’attuale assetto paesaggistico e naturalistico, con volumi che si integrano perfettamente nel contesto circostante. «Lo sviluppo dei nuovi edifici dovrà essere parte integrante di un Piano di quartiere che consideri anche una sistemazione adeguata degli spazi liberi da costruzioni, con una particolare attenzione alla formazione di superfici verdi e alberate», concludono i Municipi di Ascona e di Locarno che salutano «con piacere questo ulteriore passo verso il rafforzamento della vocazione turistica del Locarnese e la conferma della sua eccellenza su scala nazionale».