La richiesta di pena dell'uomo, arrestato quest'anno per il colpo perpetrato nel 2019, è stata ritenuta «troppo blanda»
LUGANO - Resta in carcere il 31enne moldavo reo di aver fatto scoppiare il bancomat di via Cureglia a Comano per un tentativo di rapina, poi finito male.
L'uomo, oggi davanti alle Assise di Lugano per un rito abbreviato, è stato però rispedito in cella.
La pena proposta di 3 anni di carcere (con solo 8 mesi da scontare), scrive la Regione, è stata infatti ritenuta dalla Corte «troppo blanda» anche a fronte delle motivazioni, ritenute insoddisfacenti, fornite dall'imputato.
Nei suoi confronti l'accusa è di tentato furto, esplosione e danneggiamento con danno considerevole.
Il colpo (e la fuga) erano stati perpetrati a ottobre del 2019 mentre l'arresto era avvenuto a febbraio di quest'anno nei pressi di Basilea.