Cerca e trova immobili

ALTA VALLEMAGGIA/ MESOLCINA«Quelle due persone non si trovano: straziante»

30.08.24 - 13:00
Catastrofi: l'estate non sta restituendo i corpi di un giovane e di un padre. Il dolore di tre sindaci e la forza di chi cerca di ripartire.
Davide Giordano/Tipress
«Quelle due persone non si trovano: straziante»
Catastrofi: l'estate non sta restituendo i corpi di un giovane e di un padre. Il dolore di tre sindaci e la forza di chi cerca di ripartire.

ALTA VALLEMAGGIA/ MESOLCINA - Sono passati circa due mesi dalle catastrofi e dai lutti (ben nove in totale quelli accertati complessivamente) che hanno colpito Mesolcina e Alta Vallemaggia.

L'angoscia che non va via – Mentre le due regioni stanno cercando in tutti i modi di rialzarsi, sullo sfondo c'è ancora un grande dolore. In particolare perché mancano all'appello ancora due dispersi: uno da Sorte e uno dalla Lavizzara. Wanda Dadò, sindaca di Cevio, pensa tutti i giorni al giovane valmaggese che non si trova. «È cresciuto a Cavergno, a pochi metri da dove abito io. Per me è un dolore enorme».

«Pensiero fisso» – Anche Gabriele Dazio, sindaco di Lavizzara, non si dà pace. «Quel ragazzo era uno di noi. Non potere restituire il corpo alla famiglia è qualcosa di straziante». Nicola Giudicetti, sindaco di Lostallo, vive una situazione analoga per quanto riguarda il mancato ritrovamento del padre di famiglia travolto dalla frana di Sorte. «È un pensiero fisso. Non riesci a voltare davvero pagina così».

Archivio TipressNicola Giudicetti in visita a Sorte.

Si chiude con successo l'iniziativa di tio.ch – Nel giorno in cui tio.ch chiude con successo (con più di 230mila franchi raccolti, vedi box qui sotto) la piattaforma dedicata alla raccolta fondi per Alta Vallemaggia e Mesolcina, i tre sindaci fanno il punto della situazione in vista dell'autunno.

230mila volte grazie!
Grande generosità da parte dei lettori di tio.ch nei confronti delle popolazioni delle zone flagellate dal maltempo. Attraverso il portale sostieni.tio.ch, infatti, sono stati raccolti 198'622 franchi per il fondo "Bavona e Lavizzara - Ricostruiamo insieme" e 32'362 franchi per "Forza Mesolcina". La raccolta è da considerarsi conclusa da oggi, venerdì 30 agosto. Un ringraziamento di cuore da parte dei comuni coinvolti e da tutta Ticinonline.

I prossimi passi in Mesolcina – Giudicetti riprende parola: «I quindici riali esondati sono stati rimessi in sicurezza. Mentre sulla sponda destra di Sorte per il momento si è fatto il minimo indispensabile. Attendiamo il risultato delle analisi degli esperti: bisogna capire se quella è una zona pericolosa in cui potranno ripetersi fenomeni simili». Buone notizie per quanto riguarda la rimozione degli inerti. «È stato individuato un luogo per il deposito del materiale. Nelle prossime settimane le varie aziende procederanno ai lavori. Presto dovrebbe riaprire completamente anche l'autostrada A13. L'USTRA ha fatto miracoli. Speriamo che mettano in sicurezza anche le zone ancora delicate. Sempre prossimamente distribuiremo i formulari per le persone e per le attività gravemente danneggiate affinché possano richiedere sostegni diretti alla Catena della Solidarietà».

Foto di Davide GiordanoGabriele Dazio e Wanda Dadò.

L'incognita della neve – In Lavizzara Gabriele Dazio ha una grossa preoccupazione: «Spero che non arrivino nevicate precoci. Bloccherebbero la nostra lenta rinascita. Al Piano di Peccia ad esempio abbiamo l'obiettivo di ripristinare entro l'inverno tre delle cinque sorgenti d'acqua presenti. Inizialmente se ne era salvata solo una. Due sono andate distrutte e sono irrecuperabili. Ne avremmo individuata una possibile nuova. Però va monitorata almeno per un anno. Per ora dunque non se ne parla».

«Quelle coltellate al cuore» – Dazio è amareggiato per le due aziende agricole che dovranno essere dislocate. «Vogliamo però che rimangano sul territorio del Piano di Peccia. Per l'economia della valle sono fondamentali. Ogni volta che sento qualcuno dire che bisognerebbe smettere di investire nelle zone periferiche per me è una coltellata al cuore». Parentesi sulla pista di ghiaccio di Prato Sornico. L'idea è di ricostruirla. Ma i tempi sono lunghi. «Intanto ringrazio chi ha offerto ospitalità alle nostre squadre per gli allenamenti. Grazie di cuore».

Emergenza acqua a Cevio – «Noi non molliamo mai – dice Wanda Dadò –. L'ottimismo della gente della valle lo dimostra. A Cevio abbiamo ancora il problema dell'emergenza idrica. La sorgente di Fontana da cui dipendevamo era stata travolta. Per fortuna sappiamo che potrà essere recuperata. Al momento continuiamo a basarci solo su un vecchio pozzo di captazione che per fortuna ci ha fornito un'alternativa provvisoria».

Archivio TipressUno scatto fotografico da Cevio (Visletto).

Il ponte che (ora) funziona – Il ponte provvisorio di Visletto, che momentaneamente sostituisce quello crollato in attesa del ponte che verrà, ha ridato una boccata d'ossigeno a Cevio e all'intera Alta Vallemaggia. «Dobbiamo ringraziare davvero tutti quelli che si sono prodigati per metterlo in piedi così in fretta – precisa Dadò –. Non si stanno verificando problemi: è un ponte che funziona».

Una Bavona da rimodellare – Intanto in Valle Bavona sono state tracciate delle piste tra le rocce e i detriti. «Verso il 9 agosto siamo riusciti a fare rientrare tutte le auto che si trovavano oltre le frane di Fontana e Roseto. Adesso la grande sfida sarà quella di rimodellare la valle: alcuni sassi sono enormi da spostare, altri andranno tritati. Bisognerà trovare un compromesso con la natura per il futuro. Il paesaggio andrà ripensato».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE