L'evento, organizzato dal Rotary Club Lugano e SIL, ha riunito oltre 200 partecipanti tra atleti, appassionati e figure istituzionali.
LUGANO - La prima edizione di "Bracciate Aperte" si è conclusa con un grande successo, consacrandosi come una manifestazione che ha dimostrato il potere inclusivo dello sport, trasformando il nuoto in una metafora vivente di coesione sociale.
Lo sport come strumento di trasformazione - L’evento, organizzato dal Rotary Club Lugano in collaborazione con la SIL (Sport is Life), ha riunito presso la piscina olimpionica al Lido di Lugano, oltre 200 partecipanti tra atleti, appassionati e figure istituzionali, offrendo una giornata di sport, solidarietà e comunità.
Durante la cerimonia di premiazione, i discorsi hanno sottolineato il valore di "Bracciate Aperte" non solo come evento sportivo, ma come un esempio concreto di come il nuoto possa abbattere le barriere e unire le persone, a prescindere dalle loro capacità fisiche o mentali. Come dichiarato dal presidente del comitato di organizzazione, Hamid-Reza Khoyi, l'iniziativa ha dimostrato che il vero successo non si misura solo in termini di risultati sportivi, ma nella capacità di creare momenti di condivisione, supporto e crescita reciproca.
La partecipazione delle Istituzioni e il sostegno della Comunità - La manifestazione ha visto la partecipazione di figure di rilievo del mondo sportivo, politico, imprenditoriale e istituzionale. Durante l’evento, il contributo di volontari, sponsor e partner è stato riconosciuto come elemento chiave per la riuscita della giornata.
Non solo, la generosità degli sponsor ha permesso di acquistare un pulmino destinato agli atleti della SIL, simbolo tangibile dell'impatto positivo che un evento come questo può avere su una comunità.
Inclusione e Solidarietà: cuore dell’evento - Tra i momenti più emozionanti della giornata, si sono distinti gli interventi al microfono di Andrea Callegher e Marina Lurati, due dei tanti atleti speciali che hanno partecipato all’a manifestazione, i quali hanno condiviso le loro sensazioni e il significato che "Bracciate Aperte" ha avuto per loro. Nuotare insieme a persone di tutte le abilità ha reso questa esperienza indimenticabile, dimostrando che l’inclusione sociale attraverso lo sport è una realtà possibile.
Inoltre la presenza della nuotatrice olimpica Manuela della Valle, ha arricchito ulteriormente l'evento, dando un tocco di professionalità e ispirazione a tutti i presenti.
Un futuro sempre più inclusivo - Il sogno, espresso durante tutto l'evento, è quello di rendere "Bracciate Aperte" un appuntamento fisso, capace di crescere e accogliere sempre più persone, rendendo l’inclusione e il nuoto una tradizione consolidata. "Bracciate Aperte" ha dimostrato come, attraverso lo sport, si possano costruire ponti di solidarietà, sensibilizzare sulle tematiche dell’inclusione e, soprattutto, cambiare in meglio la vita delle persone.